I Brodequin sono, a ragione, ritenuti una delle realtà più estreme del Metal estremo; come hanno fatto? La ricetta è semplice ed economica e potete tranquillamente usare gli scarti che avete in casa per ottenere un ottimo gruppo Brutal alla Diavola.

Andate negli Stati Uniti, aprite il frigorifero e tirate fuori un chitarrista decente; controllate che non sia dei più svegli, ma che abbia dei tendini nell'avambraccio grossi all'incirca come il mio pollice (questo gli permetterà di suonare a velocità mostruose senza dover ricorrere al Lasonil ogni due canzoni). Fategli crescere i capelli, fatelo ingrassare di una quindicina di chili e rimettetelo in frigo finchè non avete pronti gli altri elementi. Il secondo ingrediente di cui avete bisogno è un cantante/bassista laureato in storia (come il vecchio Bruce Dickinson ma più cattivo) e con delle corde vocali grosse quanto il mio polso (questo gli consentirà di cantare in growl per i prossimi tre secoli senza che gli scoppi il collo). Assicuratevi che il basso lo sappia suonare decentemente quindi rasatelo a zero, fategli leggere dozzine di libri di thanatologia e dategli uno stipendio da fame; a questo punto potete rimettetelo in frigo. L'ultimo ingrediente è il più difficile da trovare; quello che vi serve ora è un batterista mostruoso, velocissimo, con dei tendini nelle braccia grossi come una mia coscia (intuite già a cosa gli servono), con inventiva pari a zero ma capace ad andare in Blast a cinquecentoottantasei velocità differenti tutte crescenti. Assicuratevi quindi che sia sufficientemente idiota da non avere velleità di nessun tipo tranne quella di essere il miglior batterista a molla della storia del Brutal Death e sufficientemente "affabile" da fargli suonare undici canzoni tutte in Blast Beat senza che il poveretto tiri il fiato né si lamenti. Tirate gli altri due fuori dal frigo e dategli abbastanza soldi da registrare tre dischi in studio; se siete fortunati e avete seguito bene le mie istruzioni, vi ritroverete tra le mani uno dei più famosi gruppi Slam in circolazione nonché i maggiori concorrenti di Devourment e Disgorge.

Le linee essenziali, cari lettori, a modo mio ma le ho descritte: resta da definire perché, nonostante nessuno di loro sia un fenomeno di originalità, gli do un voto così alto e perché si distinguano dagli altri due da me citati.

I Disgorge sono i migliori in ambito Slam, almeno questo è il mio modesto parere; tecnicissimi, violentissimi, a loro modo espressivi. I Devourment sono i più acclamati ma tecnicamente non valgono molto e il loro stile è decisamente troppo copiato. I Brodequin sono gli ingegneri dello Slam; sono freddi, secchi, lineari, anzi, geometrici. I loro pezzi fanno male; e basta. Si parte ai cento all'ora e si finisce ai cento all'ora in una "Ring Composition" che, a dispetto di quanto ci si può aspettare, qualcosa lascia. Lascia un senso di compiutezza, lascia intendere che le intenzioni dei nostri erano proprio quelle di fare un pezzo così: un pezzo in cui per capire un riff ci vanno quattro ascolti tanto la produzione fa schifo, ma quando lo capisci ti entra in testa perché è volontariamente violento e incazzatissimo. La batteria si fa notare solo per la velocità, il riffing per quanto morde, inutilmente forte. Si respira un atmosfera non eccessivamente tesa; leggiucchiando i testi si parla solo di torture e pene capitali descritte in maniera molto composta e senza indugiare sull'elemento macabro, cosa che toglie l'aura morbosa che circonda tanti lavori analoghi. Rimangono liriche disadorne, essenziali, che perfettamente si sposano con la proposta musicale stringata e ridotta all'osso dei nostri. Scordatevi viaggi nella mente dello psicopatico di turno, i Brodequin ci parlano della morte dal punto di vista di uomini perfettamente padroni delle facoltà mentali, ci parlano di un sadismo socialmente accettato, ci parlano di una folla esagitata che assiste alle esecuzioni senza battere ciglio. Tutti elementi che si ritrovano nella violenza pura e distaccata del loro sound.

Canzoni mediamente brevi si susseguono praticamente prive di tratti distintivi; tutte sono egualmente devastanti ed egualmente furiose. Determinate, regolari, pesanti.
E si arriva alla fine del disco con il desiderio di riascoltare "Punishment Without Mercy" o "Tyburn Fields" solamente in virtù del loro abbattersi spietate.

I Brodequin sono un capitolo a parte nel Brutal Death; personalmente sono abbastanza ansioso di vedere un loro nuovo lavoro viso che questo disco, del 2004, è il loro più recente lavoro. "Methods Of Execution" non è adatto a chi cerca tecnica, raffinatezza compositiva, sperimentazione; questo è un album, come il resto della loro discografia, adatto solo a chi vuole contemplare la distruzione pura. Se tre Killer professionisti avessero preso in mano degli strumenti e li avessero usati con la stessa gelida indifferenza con cui usano una pistola, la loro musica sarebbe identica a quella dei Brodequin.

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