Morire a 42 anni, alcolizzato marcio, debolissimo, cieco ed instabile è parte di un infame destino che spetta al genio di Bud Powell, magniloquente pianista del jazz be-pop anni '40 e '50. Fa male ascoltare la sua incredibile musica, che oggi rappresenta un più che convincente standard di brillante testimonianza jazz, e pensare come sia stata spenta da diversi episodi della sua vita contorti ed anomali. Quasi mai trovò la tranquillità interiore per esprimersi con pienezza, vittima di malattie e soprusi, dipendenze e follie giovanili, finendo così per pagare un prezzo eccessivamente alto e spegnendosi prematuramente. Destino dei geni?
Eppure scrisse, e non poco, pezzi di musica indimenticabili, raccolti in questo eccellente album composto da 20 tracce dallo stile frizzante e gioioso, dove si coglie la potente espressività creativa di questo inimitabile artista. Parlo di The Amazing Bud Powell vol. 1 che apre con la gioiosa "Bouncing With Bud". "Wail" è scattante ed armoniosa con eccellente fraseggio di sax tenore. "Dance Of Infildes" è bizzarra e colorata, disegnata in un saliscendi melodico affascinante e parallelo con parte centrale tutta di Bud. "52nd Theme Street" è velocissima e figura quasi un inseguimento tra piano e sax che pare bisticcino a turno. E' un "inseguimento" ormai formula classica dei virtuosi del jazz moderno. "You Go To My Head" è una ballad con tanto di spazzole striscianti, ma non manca certo di velocità.
"Ornithology" è un classico di Charlie Parker, la sesta traccia. Caratteristica di Powell, era la capacità di trasporre su piano i pezzi del sassofonista Parker, assorbendone lo stile. Capolavoro assoluto e simbolo della creatività e del colore powelliano è il dodicesimo pezzo "Un Poco Loco" che ha nelle corde una dinamicità inaspettata. Brano apparentemente disordinato con frequenti cambi ritmici e tamburellare di percussioni ossessivo, tema melodico pianistico eccezionale, dal sapore internazionale. "Over The Rainbow" è un solo di straordinaria capacità interpretativa, tra le linee melodiche si scorge una tristezza strisciante. "A Night In Tunisia" si impone con seraficità. "It Could Happen To You" è introspettiva e languida mentre "Parisian Toroughfare" ha un tema morbidissimo che profuma di classico nell'introduzione, diviene jazzata nella parte centrale e chiude in un dolce sussulto pianistico.
Nell'album ci sono diverse b-side degli stessi pezzi. Un album prezioso e stilisticamente ineccepibile. Livelli altissimi, per un jazz cremoso ed ancestrale. Il pianismo delle session di Powell andrà a definire uno stile moderno del jazz. Il suo talento non deve essere mai dimenticato.
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