Erano tempi duri quelli: l’LPP (Lista Pietro Pacciani) minacciava di far cadere il governo Prodi, adducendo come scusa che Berlusconi aveva fatto passare la legge sul falso in bilancio e sul decreto salva Previti mentre il Professore aveva bocciato le riforme sulle coppiette e il decreto salva Vanni.
In mezzo a cotanto bailamme, su Mediaset c’era Pinocchio che diceva la verità sulla sinistra mentre su Raitre, Pannella staccava la spina ad un malato terminale e su La7 un crapulone qualsiasi si metteva in pace con Dio, con la Chiesa e tutto il resto. Al grande fratello nominavano chi era a favore dell’aborto e contro la riforma Moratti: ad Affari Tuoi, Antonella Clerici cucinava nella scatola della Lombardia, facendo attenzione a non friggere Arboree a Roma, da un balcone, un tizio vestito di bianco cercava di tutelare la vita dicendo chi votare. Tuttavia eravamo fortunati perché c’era ancora un “pharmakon”, un rimedio a tutto questo fervore pre elettorale: erano loro, erano i Cadavere Cannibale.
Sapevo bene che era appena stato pubblicato il loro ultimo capolavoro assoluto, dal titolo “Uccidere”, ma a me interessava fare un tuffo nel passato; insomma un po’ come quando, dopo che hai cagato, gratti via la merda con lo spazzolone… una digressione, ecco! Così avevo ordinato sul mio fido sito internet un disco fondamentale nella discografia di un metallaro Brutal (o forse brutallaro?) come me: “Faccia Spiaccicata da un Martello”, uscito nel 1993.
Avevo speso il guadagno di due notti passate a battere da mia mamma, che se le era anche prese dal pappone perché faceva la cresta (mia mamma è molto Brutal), ma almeno entro pochi giorni avrei potuto ascoltare una pietra miliare del genere. Ancora mi sfuggiva come mai questo disco si chiamasse come la prima canzone di “Tomba Dei Mutilati”, il loro disco più famoso, ma pensavo che comunque avesse un nome così Brutal che non permetteva di fare domande. Quando una mattina in cui non ero a scuola (perché andare a scuola non è Brutal e poi ora che non ci sono più le zecche in classe non mi diverto più) suonarono alla porta mentre stavo completando la mia collana di peli di culo, sapevo di chi si trattava: era il postino, il solito crumiro che non scioperava mai e che faceva la spia di quelli che entravano in ritardo con il capo ufficio. E poi per colpa sua avevo perso un pelo di culo e ora avrei dovuto aspettare che fosse la mattina dopo per andare a recuperarne un altro sulla tavoletta del cesso (che più che essere Brutal è Grind e non quindi mi piace poco). Allora presi una canna da pesca per farla finita con questo nemico del popolo e del Brutal: ma quando arrivai non feci tempo a chiedergli la tessera del Sindacato che mi mise tra le mani una gemma della musica… ”Faccia Spiaccicata da Un Martello” !!!!
La canna da pesca mi cadde tra le mani e il mulinello si ruppe in mille pezzi: in quel momento non pensavo alle botte che mi avrebbe dato papà quando si fosse svegliato, pensavo solo al mio disco! Papà era disoccupato e la mattina andava sempre a pescare sul Po, il che è molto Brutal: l’avevano licenziato una volta che aveva diffuso la voce che il padrone dell’azienda dove lavorava era Silvio Berlusconi anche se in realtà era intestata alla zia della sorella della vicina di banco del meccanico del pasticcere da cui il premier si serve. Mio padre è proprio un coglione! Intanto era arrivato anche Bondi a dirmi che visto che la copertina del cd era rossa, io mangiavo i bambini e poi delle cose su un certo Cossutta e su un certo Kgb che non ho ancora capito cos’è. Meno male che subito dopo è arrivato Pecoraio Scanio vestito da Drag Queen e poi Casini con l’incenso e l’acqua Santa per calmare i bollori.
Il postino intanto era fuggito, ma al suo posto era arrivato Chris Barnes, l’ex cantante dei Cadavere Cannibale che ora milita nei Sei Piedi Sotto: lo, riconobbi anche se dal suo look sembrava più Bob Marley, perché aveva in una tasca degli alluci umani e delle epiglottidi sanguinanti in mano: si avvicinò al mio orecchio e mi disse “Non fare il coglione, alle elezioni comportati da coglione!” e sparì. Sapevo che i suoi testi, come “Il fetore della Cripta” o “Dissezione vivente” erano molto ermetici, ma non pensavo arrivasse a tanto. In ogni caso, quando misi il lettore nello stereo, scoprii che era un disco molto più Brutal degli altri cd Brutal e che i Cannibal Corpse erano Brutal quasi quando mia madre, che in quel momento stava dando un calcio nelle palle al mio botolo bastardo perché le aveva mangiato la parrucca. Ma anche il mio cane non scherzava e infatti morse mia sorella strappandole mezzo polpaccio: i Cadavere Cannibale sono un po’ come il Tavernello, portano a casa l’allegria. I Cadavere Cannibale si erano dimostrati molto Brutal infatti mi avevano venduto a prezzo pieno un disco fatto da tre canzoni delle quali una c’era già su un altro disco e le altre due non erano loro, ma di altri gruppi (una dei Posseduti e l’altra dei Sabba Nero): ero contento che i Cadavere fossero ancora Brutal come ai vecchi tempi!!!
Misi su il cd: la prima la conoscevo già, ma me ne rimanevano ben altre due!!! E queste due, spaccavano di brutto, anzi, di Brutol! Presi il cestino della spazzatura e inizia a tirarlo sulle pareti perché ascoltare il Brutal senza fare qualcosa di Brutal non ha senso: ma mamma fece qualcosa di ancora più Brutal. Chiamò Forlani che mi propose l’appalto per ripulire la casa dall’immondizia che avevo buttato in giro: mi disse che gli avrei dovuto dare dei soldi ma che poi molta altra gente mi avrebbe chiamato per togliere l’ immondizia, e a me il pattume piace perché è molto Brutal. Mia sorella mi disse che quella si chiamava concussione, ma la zittii dandole della cogliona, che è una cosa un po’ troppo Thrash, ma in quel momento avevo altro di Brutal a cui pensare. Forlani intanto era andato a candidarsi per la casa delle libertà, ma mi disse che lo avrebbe fatto piano piano, sottovoce, in modo da non dare nell’occhio. Intanto mi aveva chiamato un tale da Napoli che mi aveva offerto dei soldi per portare via dei rifiuti: aveva ragione Forlani! Ora ho fiumi di soldi e posso comprarmi molti altri dischi Brutal dei Cadavere Cannibale, tra cui anche l’imperdibile “Infestata dai vermi”.
Oggi sono andato a votare e volevo votare per Forlani ma visto che ha fatto le cose piano piano, come piacciono a Silvio, il suo nome non compare e io non sapevo dove crocettare: allora, memore del titolo di “Faccia Spiaccicata Da un Martello”, ho posto il segno dove ho visto il simbolo della falce e del martello, convinto che fossero i Cadavere Cannibale e che il nome di Chris Barnes non comparisse per volere di Silvio… solo dopo ho scoperto che Forlani non è candidato coi Cadavere Cannibale… sono proprio un coglione!!!!
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