Dopo essermi perso i Brujeria 4 sere prima per colpa di quel fottuto e schifoso caposcuola di merda, riesco a tornare a Roma in tempo per vedere coloro che insieme a Morbid Angel e Suffocation, per me, sono oltre agli inventori del genere, quindi Brutal, gli ispiratori dei migliaia di gruppi che oggi sono in circolazione. Si tratta dei Cannibal Corpse.
In questi anni a Roma di gruppi Brutal e Death in generale se ne sono esibiti parecchi, ma loro mancavano all'appello. Con quasi 20 anni di attività e migliaia di concerti in tutto il mondo, tornano in Italia dopo 5 anni ed a Roma da più di 10. Il luogo prescelto per il massacro è il Circolo Degli Artisti e dopo essermi preparato tutto il giorno, arriva finalmente il momento di partire. Arrivo presto e così ne approfitto per vedere qualche cd e comprare sia un'altra maglietta che i pantaloncini dei mitici Cannibal, come del resto hanno fatto quasi tutti i presenti.
A supportare la calata romana dei "cannibali" americani ci sono i danesi Urkraft e gli olandesi Disavowed. Non ho ancora capito se i nostrani Cold Void hanno suonato; se si, me li sono persi. Verso le 21:30 entrano sul palco gli Urkraft, band con 2 album alle spalle, artefice di un melodic death mischiato anche con sonorità death floridiane, anche se non molto evidenti. La performance degli scandinavi ruota intorno ai migliori pezzi della band, tra cui spicca la title-track "The Inhuman Aberration" del loro ultimo album. Scusatemi ma le altre canzoni non le ricordo. Comunque un buon concerto per i danesi, che soddisfano la folla e che ora lasciano spazio ai già più famosi Disavowed. Voto: 7+. Il quintetto olandese sale sul palco tra le grandi incitazioni, a mia sorpresa, da parte del pubblico; cori come "Di-Sa-Vo-Wed, Di-Sa-Vo-Wed..." non me li sarei mai aspettati ma hanno fatto piacere, specialmente ai componenti del gruppo. Il concerto inizia ed il loro violentissimo ed anche molto tecnico Brutal Death scalda decisamente la folla, incitata anche dal simpaticissimo cantante, che ha sfornato un growl a dir poco ultra-gutturale. Le canzoni proposte ruotano intorno al loro album del 2001, "Perceptive Deception" e sinceramente non ricordo se sono state proposte canzoni dal loro imminente album "Stagnated Existence". Un concerto davvero strepitoso il loro, con il batterista (Romain Goulon, ricordate questo nome, farà molta strada) che teneva tempi disumani (era veramente una cosa spaventosa!!!!) ed il cantante che credo sia diventato l'idolo di tutti presenti, poiché praticamente si è fatto la seconda metà del concerto in mezzo al pubblico, pogando con noi e facendosi trasportare dalla folla, ovviamente mentre cantava, sfornando il suo feroce growl. Fantastico!!!! Promossi senza dubbi. Voto: 8+.
And now... CANNIBAL CORPSE!!!! Così ci annuncia il cantante dei Disavowed alla fine della loro performance. Il locale piano piano si è riempito ed il caldo era soffocante. Poco dopo le 23, i Cannibal Corpse si materializzano sul palco ed il massacro può iniziare. "Unleashing The Bloodthirsty" è la prima song proposta ed il pogo si scatena in maniera infernale (io stavo in quarta fila e non c'è stato un minuto in cui non ho pogato); si continua con "Murder Worship" il primo dei 3 estratti dall'ultimo "Kill", "Decency Defied" in cui tutti i presenti hanno cantato a squarciagola e poi l'immancabile "I Cum Blood" che fa impazzire chiunque era presente. Lo show continua ed i pezzi proposti, vengono estratti da un po' tutti gli album della band. "Pit Of Zombies", "Dormant Bodies Bursting", "Vomit The Soul", "The Wrecthed Spawn", "Covered With Sores", "Disposal Of The Body" soddisfano la folla più che mai e le prestazioni dei musicisti sono ottime. Geroge "Corpsegrinder" Fisher è potente come sempre, Paul Mazurkiewicz dietro le pelli detta i ritmi con perfetta precisione, Alex Webster suona il suo basso con una velocità aliena, Pat O'Brien sfodera un'ottima prova e se la cava molto bene anche il riarruolato Rob Barrett, anche se probabilmente l'assenza di Jack Owen, passato nel frattempo ai Deicide, si sente. Comunque durante il concerto oltre alla già citata "Murder Worship" dal nuovo album vengono proposte "Make Them Suffer", primo singolo estratto che fa letteralmente andare in visibilio la folla e "Five Nails Through The Neck". E poi ovviamente è toccato anche ai classici. Dopo l'immancabile "I Will Kill You", "Born In A Basket" e "Fucked With A Knife", si conclude lo show con un duetto d'eccezione: "Devoured By Vermin" semplicemente unica e l'immortale classico del Brutal Death Metal, ovvero "Hammer Smashed Face" che fa pogare a livelli davvero inimmaginabili. Duetto? Ops!!!!, Tris: "I sayed that was the last song... I LIE!!!!!!!!!... Stripped, Raped And Fuckin' Strangled ". Si scatena il macello più allucinante!!!! Dedicata a tutte le donne presenti, parte "Stripped, Raped & Strangled", ultimo pezzo della serata cantato da tutto il locale a gran voce. Il concerto finisce come era iniziato, ovvero oltre che tra gli applausi, in mezzo ai cori come "Can-Ni-Bal, Ca-Ni-Bal..." o anche "Giorgione, Giorgine..." dedicati a Corpsegrinder. Quasi 2 ore di massacro devastante, ma che ha accontentato tutti. Voto: 9,5.
Unici problemi forse sono stati il caldo soffocante che c'era, per questo molta gente che stava in mezzo al locale è dovuta uscire prima e poi le voci che mi sono arrivate, ovvero di scontri fuori dal locale, poiché i biglietti erano finiti. Insomma un concerto strepitoso, con un forte afflusso di gente (contate che poi il Circolo Degli Artisti è anche un locale piccolo!!!!) che ha fatto addirittura registrare un importante sold-out (speriamo quindi che i Cannibal tornino, magari ancora a Roma) ed a Roma, per un concerto di metal estremo, non succedeva da circa 15 anni, dal famoso concerto dei Carcass nel medesimo locale. Non resta che andare a casa, soddisfatti e consapevoli del grande show a cui si è assistito.
STAY BRUTAL!!!! Ciao.
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