Non so da dove cominciare, forse non dovrei cominciare per niente. Ma devo scrivere qualcosa su un libro che è senza dubbio troppo geniale.

Proviamo così: il libro (libretto a dire il vero, libriccino, libricino, neanche 80 pagine scritte grande, un libricciuolo) è diviso in due, c'è un saggio sull'importanza del pepe nella storia medievale, pepe motore della storia altro che il pene come blaterava Freud oppure Dio come chiaccherava Aristotele, e poi c'è l'enunciazione e l'argomentazione delle Leggi Fondamentali della Stupidità Umana.

Non riesco a trovare un aggettivo che non sia GENIALE per descrivere codesto libricino. Mi rendo conto che trattasi di parola abusata svilita e un pochino svuotata di significato, ma sarà che ho un vocabolario ristretto, non ne trovo altre e mi tengo GENIALE, scritto grosso.

Il discorso di Cipolla è talmente logico che ora sono fermamente convinto che senza pepe staremmo ancora nell'Alto Medioevo; riguardo alle leggi della Stupidità, umorismo un corno, quello è distillato puro di verità punto e basta. Il problema è che tutti ci sentiamo di appartenere alla banda degli intelligenti, e non realizziamo invece che in certe situazioni ci comportiamo (ci siamo comportati...ci comportiamo) da stupidi. Fine della predica, promesso, però un'ora e mezza del vostro tempo trovatela per essere allegri. Ma mai troppo.

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