I Carnality potremmo definirli dei pilastri della scena brutal death metal tricolore, attivi dalla fine degli anni ’90 hanno saputo infatti crearsi un nutrito fanbase e a ricevere le attenzioni di media e addetti ai lavori. La loro storia è stata però anche segnata da frequenti cambi di formazione, che non hanno mai reso “stabile” il tutto né a livello di affiatamento né sul fronte puramente artistico, portandoli a non avere mai tra le mani quello che comunemente viene definito il “miglior disco” di una band. Fortunatamente da qualche tempo a questa parte i problemi di line-up sembrano essere passati, cosa che ha spinto la formazione romagnola a concentrarsi su un ipotetico nuovo disco avvalendosi della collaborazione di un produttore ormai noto in territorio metal come Simone Mularoni. Un mix di elementi che alla fine ha dato ottimi frutti, o meglio ha dato vita a “Dystopia”. Un album senza mette tinte, diretto, selvaggio e tremendamente efficace se si è amanti di quel tipo di metal che offre oltre a una grande preparazione tecnico/strumentale dei musicisti ha al suo interno una foga distruttrice che sa come far male. E i Carnality pare sappiano benissimo dove colpire, mostrandosi attenti compositori e al tempo stesso animali da combattimento. Da una parte una grande lucidità in fase di songwriting - riffing cristallino e una attenta ricerca della melodia in contesti prettamente estremi sono il fiore all’occhiello di questo lavoro – dall’altra una considerevole ferocia evidenziata da una sezione ritmica dirompente e un cantato/growl spinto sempre al limite. Non mi suona strano che una simile band sia nello stesso roster dei Crawling Chaos, stiamo infatti parlando di due band a mio modo di vedere di indiscusso valore. Al tutto vanno aggiunti l’ottimo lavoro sui suoni fornito dal già citato Mularoni (che non ha nulla da invidiare oramai a colleghi esteri ben più idolatrati dai media) e un concept grafico da urlo. Se gente come Nile e Job For A Cowboy fanno parte della vostra playlist quotidiana date una chance – se ancora non li conoscete – a questi Carnality, ennesima testimonianza di come il metal tricolore sia cresciuto in maniera considerevole negli ultimi anni.

Elenco e tracce

01   Abyssus Ayssum Invocat (03:40)

02   The Lift Of Anomie (03:42)

03   Doomsday (04:34)

04   Fall Of The Human Ratio (04:34)

05   The Right Of Oblivion (04:04)

06   God Over Human Ruins (04:12)

07   A Sysyphus Drama (04:27)

08   Lord Of Drones (04:17)

09   A Simulacrum Of Humanity (02:12)

10   Resignation (03:36)

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