"...Mc Cash si era perso per strada i vecchi amici, compagni di illusioni perdute, l'IRA aveva ufficialmente deposto le armi, i colleghi gli stavano sulle scatole, l'ultima amante l'aveva informato via sms che si sposava con un altro, e Joe Strummer era appena morto lasciandolo orfano di un'epoca che, come la sua ex moglie, non faceva altro che tagliare la corda".

Mc Cash non ha più un nome proprio, così come non ha più un occhio e una moglie, e non ha più eroi, l'ultimo lo ha da poco abbandonato smettendo di sbattere la sua fottuta gamba sinistra sul legno di palchi più o meno marci. Marci come l'anima di Mc Cash, o come il suo occhio fantasma che lacrima giallo e lancia stilettate di dolore infinito attraverso la sua testa e la sua (non)vita. E ora è solo in un'epoca che non lo ama, che lui non ama, e a cui non vuole adeguarsi, come non si adegua alle cure per la cancrena che lo divora. 

Mc Cash si è rotto il cazzo di starsene in giro a consumarsi, lentamente, si è rotto il cazzo della sua vita da poliziotto, cazzo sì, uno sbirro, proprio lui che aveva militato nell'IRA, ma poi aveva ceduto il passo ai tempi, leccandosi le ferite, l'occhio sfondato dal calcio di un fucile, e assediato dal demone della fica, che lo muoveva qua e là, e che lo ha piazzato in polizia, ma sempre in fuga, approdato in Francia, girando tutti i commissariati, spettro irrequieto in tempi schifosi, finisce la sua corsa a Brest, lì rimane, lì marcisce camminando, marcisce vivendo. Poi decide di guardare col suo occhio spento la canna della sua .38.

Da qui la velocità del libro assume tinte spettrali lanciata sulle onde sonore delle sferzate dei Clash, c'è il sangue del punk e il nero del catrame della nostra santa società, è il vero nemico di Mc Cash, è un nemico sgradevole che solo un uomo sporco e sgradevole votato alla fine può contrastare, i soldi sporchi di sperma e sangue leccati da puttane che vogliono elevarsi sul piedistallo dello schifo incastonato di diamanti che riflettono un momento storico privo di qualsivoglia valore, che riflette negli occhi vitrei di bambini che galleggiano su fiumi di odio la propria brillante inutilità che da il voltastomaco e a cui Mc Cash non vuole cedere un passo. Fino alla fine. Fino all'ultima parola. Senza respiro, troncato dal dolore, ma con la rabbia delle chitarre che gli sferzano il cervello. Fino all'ultima pagina.
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