Un disco con un titolo come questo non poteva che essere un capolavoro; chiariamoci, io a questo cd metto quattro quinti e non mi interessa che valga oggettivamente di meno. Devo spronare questi maledetti idioti a sfornare un altro disco tale e quale per le mie povere orecchie perché la virtù di questo lavoro è proprio il suo principale difetto; un'ignoranza fuori da ogni limite.

Siccome non credo di poter iniziare una recensione bestemmiando come un turco mi limiterò a dire: "Perbacco!". Dopo i Guttural Engorgement arrivano anche i Cephalotripsy. Che schifo. Urge una citazione "Una fottuta merda, una fottuta figata!". Allora chiariamoci, i Cephalotripsy fanno cagare, sono merda, escrementi purissimi, ma questo disco è uno dei lavori più marci, schifosi, puzzolenti e disgustosi che abbia mai visto. Più o meno come mettersi una manciata di vermi in bocca. E siccome ho un perverso gusto musicale, non posso non essere mortalmente affascinato da chiunque riesca a fare una cosa così autenticamente decomposta.

Di chi siano questi qui non me ne può fregare di meno, ma magari a voi sì per questo vi dirò qualche cosina. I Cephalotripsy sono l'ennesimo gruppo Slam Californiano, provengono da San Diego e sono in quattro. A quanto ho letto alcuni di loro suonano anche nei Condemned (un altro gruppo Slam recensito dal collega Gueddo) e incidono per la Amputated Veins Records (anche etichetta dei Guttural Engorgment, sempre recensiti dal suddetto). Ma cosa è che distingue i Cephalotripsy da tutti i gruppi di merda stipati nella definizione di Brutal Death? Che sono peggio dei Torsofuck, peggio degli Enmity, il peggio del peggio; quelli da fare sentire alla compagna di banco mentre stai per finire la bottiglia di Vecchia Romagna (no, in verità quelli erano i Dying Fetus, ma avessi avuto i Cephalotripsy avrei messo su quelli), quelli da mettere quando non hai voglia di fare un cazzo, quelli da mettere quando bevi una birra calda e sgasata, quelli da mettere quando ceni da solo al Mac Donald's di Via Pietro Cossa, quelli da mettere quando vomiti per avere mangiato troppo, quelli da mettere quando trovi un topo morto nel letto e ti viene da ridere. Insomma, la colonna sonora dei momenti più squallidi e merdosi della vita di un essere umano.

E, credetemi, è una vera rarità! Prendete gli Enmity, gruppo paragonabile a questi qui per estremismo; fanno un gran casino, la voce è filtrata e messa in Loop ma l'effetto non è lo stesso. Fondamentale per i Cephalotripsy è la scelta di fare canzoni tutte principalmente in Mid Tempo; lente, pesanti, viscide. Non esiste melodia, esistono una serie di suoni che fermentano e irrancidiscono ogni secondo di più: una manciata di fischi, una distorsione pessima, pesantissima, sporchissima. Un tuffo in un barile di strutto. Unico gruppo paragonabile per marciume sono i Guttural Engorgement che però optano per canzoni più corte e paradossalmente meno Slam.

La prima canzone che ho ascoltato è stata "Embryionic Gatronomy" (già di per sé geniale), poi "Excavation Of Encystation?"; da lì in poi ho gridato al capolavoro. Degli avanguardisti insomma; qualcuno ha definito "artista" Mapplethorpe e io definisco "geni" i Cephalotripsy. Non stiamo qui a menare il can per l'aia parlando di tecnica, questi qui non fanno niente di che; non credo che una cover band Metallica suonerebbe peggio. Oddio, il batterista qualche volta va perfino in Blast Beat e usa i China, ma il meglio di sé lo da in quei rallentamenti faticosi, sudati e unti, esattamente come i chitarristi. Il cantante è un autentico suino; il suo cantato non rientra nemmeno nella definizione di Growl, sembra più la voce dei Cock And Ball Torture abbassata di un ottava e senza il Pitch Shifter (impedibile gli squittii di "Consumatine Omophagia"). Una specie di colica gassosa di trentasette minuti. Le rare accelerazioni si spengono quasi subito in un altra fossa biologica dal valore artistico pari a zero. Ma come dissi a suo tempo per i Goreopsy, il Brutal Death è anche (e, troppo spesso, soprattutto) questo; è musica che al di là della tecnica vuole essere compatta a qualsiasi costo, anche a costo di fare un disco lentissimo, noioso, pesante, indigesto.

Questo "Uterovaginal Insertion Of Extirpated Anomalies" è l'orgoglio di tutti i reietti; un disco che vi farà sentire fieri di essere beoni, pigri, fumatori e malsani. Un inno ai liquami.

Carico i commenti... con calma