Era il 1950 ed io non ero ancora nata, ma questo non è un problema (semmai lo diventerà dopo, intendo adesso per la folla che si accalcherà a leggere la mia recensione).

Volevo assolutamente recensire Charles Monroe Schulz, il babbo di Charlie Brown, e i suoi Peanuts; ho scavato nel profondo della mia libreria ed ho resuscitato la prima edizione (giugno 1963) di GOOD OL' CHARLIE BROWN, tradotto con ARRIVA CHARLIE BROWN! (Milano Libri Edizioni)

... Copertina arancione con un CB (sta per Charlie Brown: posso continuare con l'abbreviazione anche se pure la sua mamma lo chiamerà sempre con nome e cognome?), l'aspetto è quello dei primi anni: più rotondo che mai, con un gran testone e con la frangetta simile ad un geroglifico!

E' un bambino splendido, peccato.... sia troppo ingenuo, incapace ed attorniato da piccole donne crescono (in realtà da piccole streghe crescono!), ma lui non ci fa caso e persegue, instancabilmente, l'unico scopo della sua vita: acquisire popolarità, diventare un punto di riferimento per tutta la sua piccola congrega di amici... E sarà votato al... fallimento cosmico!

Questo piccolo bambino adulto, è ormai un vecchietto di 60 anni, si perchè... Charlie, spegni pure le tue sessanta candeline insieme a Lucy, Linus, Snoopy, PigPen, Patty e tutti gli altri che sono nati dalla matita magica di Schulz.

Oops, mi sono distratta ed ho cominciato a scrivere: la verità è che ho scoperto con mio grande "dispiacere" e direi con un po' di "stizza" che una recensione c'è già, e allora? Come fare? Beh, questa, in realtà, non è una recenZione (mi sono detta) è solo un augurio di buon compleanno al bambino più tenero, insicuro, puro di cuore e, diciamolo pure, scarsamente furbo di cui i fumetti abbiano mai narrato: è il figlio che ogni genitore avrebbe paura di avere!

Non è una recenSione, è forse una rivisitazione dello stesso libro, delle stesse storie (che poi sono delle storie universali), delle stesse nevrosi di ieri (non diverse da quelle di oggi), delle debolezze umane che poi non sono cambiate (anche se sono trascorsi ben 60 anni!); certo è che la vita di questi bambini, le loro giornate non cambiano, vengono scandite dalle chiacchere quotidiane, dal baseball e dalla ricerca di... Normalità.

Di queste "Noccioline"(a Schulz non piacque mai questo nome, ne era stato costretto all'uso dagli Editors) Charlie è il più noto e forse il leader, ma che dire di Lucy (polemica ed irritante)... e di Linus (preda di mille nevrosi, usa la sua copertina a difesa della sua incolumità mentale)... e di Snoopy (cane di nascita, ma più umano degli umani)... e di PigPen ( mostruosamente sporco, ha la "polvere dei millenni addosso")... e di Schroeder (piccolo pianista geniale che evade da ciò che lo circonda, ma soprattutto da Lucy)... e di tutti gli altri, che sono lì tutte le mattine in attesa dello Scuola Bus...

Non ci sono descrizioni che tengano il passo con la matita e le strisce di Schulz, questo "poeta"(così definito da Eco nel 1963) che ha scritto pagine di vita normale, trattando di argomenti normali attraverso le parole, gli scritti, i sentimenti di bambini STRAORDINARI!

HAPPY BIRTHDAY, PEANUTS! Best Wishes!


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