Un mondo vellutato, notturno, meditativo. Un ambiente soffuso, dove magari ti perdi dietro a un ricordo, sorseggiando cognac misto a nostalgia. Scintilli melodici che si stagliano ad accendere un mare di armonie come luci in un tramonto. Musica intima e crepuscolare, incredibilmente semplice nella sua naturalezza. Ricordo ancora bene quando intravidi questo CD. Ebbi un effetto "bambino-di-fronte-ad-una-pasticceria". Non seppi resistere, nonostante i dubbi e l'ignoranza. Chris Anderson? Ecchièmmaiccostui? La domanda alla don Abbondio insidia prosaicamente il portafogli ogni qual volta ti trovi a comprare a scatola chiusa. Ma con un nome come Charlie Haden in duo, ti devi fidare. Ti devi fidare come di fronte ad un amico che ti presenta un nuovo amico.
Ed è bastata la lunga e meditativa introduzione di "The night we called it a day" per fugare ogni dubbio. Anderson, pianista autodidatta e affetto da una grave malattia ossea, è un meraviglioso interprete di "ballads", virtuoso nella sua linearità e concentratissimo su ogni nota. I tredici minuti della prima traccia spalancano così le porte ad un disco colmo di poesia, un territorio musicale dove dominano assoluti il lirismo e il raccoglimento. Un disco dove il silenzio rappresenta la premessa necessaria a fare musica. Dove l'universo stilistico è dominato dal pianismo di Anderson, ed arricchito come linfa dalla voce vellutata del basso di Haden.
Musica da ballare "cheek-to-cheek", con l'intimismo che si eleva a vette assolute in brani come "The Things We Did Last Summer", o nostalgia che si fa canaglia in "Good Morning Heartache", o ancora tenerezza che ti sorprende mentre Anderson si perde accompagnando i suoi accordi con un tenero grugnito. Un modo fisico di vivere la musica e il pianoforte, alla Glenn Gould o alla Keith Jarrett. Ma una fisicità che si sublima sempre in sonorità diamantine, in un suono sempre limpido e ricco nella sua semplicità.
Da gustare assaporandolo lentamente come vino d'annata, al tramonto, o in una notte con uno spicchio di cielo e uno spruzzo di stelle da guardare.
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