Preparatevi, state per guardare il primo film di Charlie Kaufman.

Eliminazione di alcuni topoi narrativi.

Nessuna porta, nessun tunnel, questo non è Being John Malkovich, non è Spike Jonze il regista. Ci saranno confusioni di identità, ci saranno confusioni di identità e orientamento sessuale, tuttavia l'ambientazione sarà realistica, vera, reale.

Nessuna macchina che cancelli i ricordi, non è Eternal Sunshine of the Spotless Mind, non è Michel Gondry il regista. Ricordi e piani temporali sono già confusi nella mente di ognuno di noi.

Questo film è Synecdoche, New York.

Immedesimazione.

Provate a immaginare di venire abbandonati all’improvviso da tua moglie e da tua figlia.

Inoltre, avete appena scoperto di avere un’importante malattia neurologica.

Tuttavia non siete Walter White.

Quindi preparatevi a vivere totalmente dissociati dalla vostra e dall’altrui realtà.

Già fatto?

Bene. A questo punto, avete un’idea della situazione in cui viene catapultato Caden Cotard (Philip Seymour Hoffman) all’inizio del film.

Adesso, preparatevi a vedere cancellate i vostri gusti e le vostre abitudini, cancellata la vostra identità, pensate di vederla diventare un’identità fluida.

Provate a immaginare di essere tutte le persone con cui avete vissuto.

Immaginate che i giorni si confondano con gli anni, gli anni coi decenni. Che la vostra vita duri solo un'ora come in un racconto di Kafka o Buzzati.

Provate ora a riprenderne i fili. Immaginate di scrivere un dramma su tutto ciò, sulla vita, su tutta la vostra vita.

Pensate di esserne in grado?

Appendice

Artisti che amano la psiche umana e odiano la psicologia di consumo.

Humbert Humbert, l'uomo follemente innamorato di Lolita, nelle sue confessioni si prende gioco delle facili conclusioni e etichette a cui sono giunti e a cui giungeranno psicologi e psichiatri posti di fronte al suo caso.

Zeno Cosini nelle sue memorie, raccolte su suggerimento del Dottor S, accumula menzogne e verità, per poi interrompere improvvisamente la terapia.

Tutti diffidano di certa psicoanalisi.

Così, ugualmente, Caden Cotard, con o senza compagna, frequenta una psicanalista di plastica, seducente, assertiva, a-problematica, inquietante. In un universo personale che sta cadendo a pezzi, osserviamo la sua avvilente freddezza dipingere di un solo colore questa complicatissima, variopinta e multiforme realtà.

Una realtà che non farà dormire, ma che nessuno dovrebbe trascurare.

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