A volte nella vita non ci accorgiamo che le cose più semplici e sottovalutate in realtà  sono le più raffinate e durature e le facciamo scivolare via senza avere la spontaneità di capire quanto si perdere con questo gesto insulso.

Adesso ditemi, quante volte (magari) vi è capitato di essere in un negozio di musica e di aver visto questo CD, di averlo preso tra le mani e poi di aver detto, ma no, non spendo soldi per Cross, non ne vale la pena. Male! Molto male! Non sapete che cosa vi siete persi, ma se volete potete portar rimedio. Siamo nel 1979 esce l'Album più bello ed irrepetibile di Christopher visto che non avrà più un tale successo, un capolavoro di finezza ed eleganza, una voce che accarezza tutti i palati e accontenta tutti i padiglioni, un succo concentrato di melodie pop-soft, assoli che non sbeccucciono minimamente. E immancabilmente, visto che adoro dipingere, d'istinto l'occhio mi cade sempre sulla copertina che trovo essenziale nella raffigurazione dell' Album stesso, mi piace osservare i minimi particolari, e devo dire che anche questa è stata azzeccata, una base verde smeraldo, un piccolo e fondamentale cerchio che racchiude un caldo tramonto estivo, un mare calmo e la straordinaria finezza e compostezza di un imperiale elegante fenicottero rosa, ecco tutto questo circoscrive le sensazioni che porteranno le nove tracce di questo Album

"Say You'll Be Mine" un'apertura a suon di ritmo fresco e spumeggiante, chitarre, cori e percussioni interminabilmente incalzanti - "I Really Don't Know Anymore" traccia a base di ritornelli dove Christopher e le voci del coro si inseguono a mulinello con gli strumenti -"Spinning" un dolcissimo ballo lento da love boat accompagnato da Valerie Carter - "Never Be The Same" melodie piene di amore, una sorta di corsa per vedere chi riesce ad arrivare per primo in cima alla collinetta dove c'è una semplice margherita che aspetta di essere spogliata dei suoi delicati petali a suon di "Ti amo" "Non Ti Amo" e "Ti Amo" o "Non Ti Amo?" - "Poor Shirley" traccia fantastica, assolo grandioso, violini e percussioni inneggiano un grosso e morbido bacio sulla fronte - "Ride Like The Wind" una entrata strumentalmente spaziale, orchestra da urlo, violini, percussioni, tromboni, sax, tromba, tamburi, voci secondarie, basso, chitarre elettriche, acustiche, classiche, e voci impeccabili che ti accendono l'anima - "The Light Is On" dolcezza ed eleganza, tanto tepore strumentale seguono a successione in un travolgente ballo composto - "Sailing" brano straordinario che naviga in un oceano di amore più totale senza confine e senza aver paura di naufragare in tanta bellezza - "Minstrel Gigolò" finale memorabile, piano e chitarra fanno da asse portante, la pelle d'oca è inevitabile quando Christopher inizia il ritornello con acuti che lasciano spazio ai sogni premonitori di chissà che desiderio nascosto.

E' un Album per chi possiede una corteccia forte che racchiude un cuore fragile sempre bisognoso di attingere al pozzo dei sentimenti, ideale per chi crede che si può amare ancora e per chi crede che la musica sia fonte di suggerimento come supporto d'equilibrio del proprio pensiero e campo d'azione.

Insomma è indispensabile, non obbligatorio ma consigliato.

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