Quali sono le vostre principali influenze?

Le influenze nel nostro piccolo gruppo variano molto. Dai Modest Mouse e dai The Fall of Troy ai Dave Matthews Band e ai Metallica. In pratica tutti noi abbiamo qualcosa di nostro in termini di gusti musicali.

Come descriveresti la vostra musica?

Bè, non so proprio come farlo. Non ci imponiamo limiti, a parte la decisione di utilizzare una chitarra classica. Credo che se guardi alle canzoni di The Hope in Forgiving & Giving Up Hope ti accorgi che ognuna ha il suo aroma, e sembra che questo sia qualcosa che viene spesso notato e attribuito a ciò che la gente chiama Post Hardcore o Skramz o qualche altra cosa. Il Jazz americano e latinoamericano è stato usato davvero molto, spero che la gente cominci a guardare a queste cose perché sono tra le nostre preferite.

Come componete i brani?

Molte bands fanno pratica e pratica e pratica per comporre e accrescere la loro scaletta, ma posso dire che la maggior parte di The Hope in Forgiving è stata scritta per divertimento a dei ritrovi tra il nostro batterista e il chitarrista. È stato un processo molto tranquillo che non ha richiesto molta fatica. Ci siamo semplicemente seduti assieme (io con la mia chitarra classica e Cody con la batteria elettrica) e letteralmente abbiamo iniziato a suonare e a preparare le parti. Spesso non c’è una “Direzione”. Da qui è tutta una jam con il resto della band e pian piano sentiamo che la canzone sta uscendo e vediamo se è esattamente come la vogliamo.

Cosa vorreste comunicare con la vostra musica?

Molte dei testi si basano su esperienze personali, racconti di ricordi eccetera del nostro cantante Eddie. Non molto è basato su qualche pensiero Punk o politico. The Hope In Forgiving è davvero un album che mostra il nostro discontanto nei confronti dell’età adulta (tutti noi stavamo diventando diciottenni o eravamo anche più giovani quando scrivemmo questi brani).

Perchè avete deciso di usare soltanto la chitarra acustica per i brani?

La faccenda dell’acustica non era inclusa in nessun pensiero cosciente riguardo alla fondazione del gruppo. Infatto abbiamo semplicemente tenuto lo strumento dall’originale Citycop, un gruppo indie-folk formato soprattutto per divertirci. Eravamo in due, con influenze dei Modest Mouse e dei Iron and Wine. Mentre crescevamo e aggiungevamo membri il sound cambiò e lo strumento che una volta aveva senso cominciò a non averne più. Era davvero un primo esempio di evoluzione musicale. Non abbiamo scelto di cambiare, è solo successo, ed eccoci qui.

Com’è la scena underground dell’Ohio?

La scena del nostro piccolo angolo dell’Ohio spacca decisamente, C’è un luogo piuttosto stabile ad Ashtabula, chiamato West End 2153. Era un luogo d’incontro per le band locali ma in cima a tutti c’erano quelli da Homewrecker (A389 records), Mike from Street Fight, e uno dei migliore, Steve Cray. Ci sono sempre dei concerti e abbiamo visto un sacco di facce nuove. La scena di Ashtabula è sinceramente una delle più produttive che abbiamo visto e siamo orgogliosi della nostra hometown.

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