I Condemned, gruppo Ultra Brutal proveniente dagli Stati Uniti, hanno recentemente pubblicato questo "Desecrate The Vile", e presentano un Brutal Death parzialmente influenzato dallo Slam e dai Disgorge americani.

Essenzialmente i Condemned non producono nulla di nuovo, si tratta sempre di Brutal Death Metal molto pesante con riff complicati, batteria sparata a mille, basso cupo e cavernoso e largo uso di armonici da parte dei chitarristi. Passiamo dunque ad analizzare qualitativamente il cd per evidenziarne i pregi e i difetti. Senz'altro l'album è ben suonato, nonostante non si tratti nulla di nuovo, niente è dato per scontato e ogni strumento si esprime al meglio. Il growler si rifà ai Disgorge, con un gorgheggio roco e prolungato, che tanto scandalizza coloro che non sono avvezzi al genere. Le canzoni non superano i 3 minuti e sono essenzialmente molto veloci e sparate, anche se non mancano ovviamente i calssici rallentamenti del genere.

L'unico difetto dell'album rimane secondo me la scarsa originalità dell'opera, ovviamente perdonabile ma che contribuisce a mantenere in secondo piano la band etichettandola come " La solita band Brutal". Non nego che il Brutal (ma non solo lui) sia un genere dove la ripetività è diffusa nella stragrande maggioranza delle band, ma è anche uno dei generi più schifati dalla gente, soprattutto il cosidetto Ultra Brutal, apprezzato soprattutto dai veri fan del genere. Personalmente credo che i Condemned siano una band piena di risorse, che può produrre eccellenti cd come ci ha dimostrato con questo "Desecrate The Vile", veramente ottimo sotto il profilo tecnico e strumentale, che forse pecca solo un pò in originalità.

Stay Brutal

Elenco e tracce

01   Fixation on Suffering (01:57)

02   Subject to Infliction (02:30)

03   Descending Into Extinction (02:11)

04   Impulsive Dismemberment (02:37)

05   Servants of Derangement (02:22)

06   Habitual Depravity (01:51)

07   Chapter of Defilement (03:38)

08   Mutilating the Inferior (01:46)

09   Internally Devoured (01:52)

10   Amputated Repugnance (11:33)

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