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Console, un moniker non certo originalissimo dietro al quale si nasconde una delle menti piú prolifiche e creative della scena elettronica tedesca. Tale Martin Gretschmann (Lali Puna, Notwist, Ms. John Soda), ecco la geniale figura che si pone alla guida di quest'interessantissimo progetto musicale.
Non commettete l'errore di assimilare i Console a quello che costituisce l'impegno principale della carriera del nostro Martin (i Notwist appunto). Le affinità fra i due gruppi esistono, certamente, ma sono i tratti distintivi di questo Reset The Preset a renderlo davvero una graditissima sorpresa.
La voce che ci guida in questo cammino musicale fortemente venato dal pop (nell'accezione piú nobile del termine) è questa volta femminile. Delicata, incredibilmente melodica e mai fuori luogo la prestazione della singer si fa certamente notare.
Per quel che concerne l'impianto sonoro scarsa risulta essere la presenza di strumentazioni classiche, in favore di basi campionate che sanno percorrere ed evocare le piú disparate sfere emozionali, mai scontate o ripetitive.
Se i Notwist riescono ad inserire in un contesto elettronico relativamente scarno una grande emotività, non abbandonando mai la classica forma canzone, i Console non disdegnano ampie digressioni "strumentali" e, se vogliamo, appaiono forse piú sperimentali dei loro piú stimati cugini per quel che concerne la ricerca sonora e compositiva.
L'abbandono di una certa rigidezza formale che condiziona, non in maniera necessariamente negativa, una produzione come "Neon Golden" risulta essere certamente la chiave di lettura piú significativa per inquadrare questo prodotto, in ogni caso altamente fruibile anche da un pubblico avvezzo alla melodia e all'elettro-pop piú canonico.
In definitiva un ottimo lavoro per l'inesauribile Gretschmann, forse il meno easy dei suoi numerosi progetti ma, proprio per questo, espressione sincera di un concetto di musica davvero originale, affascinante e tecnicamente ineccepibile. Un altro piccolo, imperdibile gioiello.
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