Il campanaccio portato al collo da una vacca magra dal passo incerto e il canto del “vaqueiro”* dilania il silenzio, esorcizza la fame e invoca la pioggia.

Percussioni sollevano polvere, unica certezza, presenza costante, come la sete e la fede.

Elementi storici, lirici e mistici, si intrecciano nei testi, pronunciati del declamatore “Lirinha”. Simboli di una cultura troppo remota e differente, per poterli esporre in queste misere righe.

Cultura figlia del “Sertão”, zona povera del semi arido nel nordest brasiliano, ricca di storie e di una forte religiosità che permea tutte le zone povere della terra, bisognose di sogni e speranze.

La “Sabia”** nel sertão

Quando canta mi commuove

Passa tre mesi cantando

E in silenzio ne passa nove

Perché ha il dovere

Di cantare, solo quando piove.

“Cordel do Fogo Encantado” nasce come un progetto teatrale, e si sviluppa poi in una direzione piú musicale. Oltre al canto crudo e recitativo del giá citato “Lirinha”, il gruppo é formato da tre percussionisti e un chitarrista. I suoni sono rigorosamente acustici e gli strumenti sono tutti tradizionali. "Zabumbas", rullanti, "pandeiros", "congas", "surdos', triangoli, "ganzas", "bombos", sapientemente e originalmente arrangiati intrecciando ritmi tradizionali afro-brasiliani.

E´ comunque un album di canzoni, belle canzoni, che ha sorpreso il Brasile intero per la sua energia, la sua completezza estetica, la sua spensierata drammaticità, dimostrando che la cultura del, forse, troppo disprezzato nord-est (come potrebbe essere da noi il meridione) é viva piú che mai, e puó cosí, continuamente ricrearsi, rinnovandosi, senza riproporre le solite banalitá della MPB (musica popolare brasiliana), imprigionata dall' ereditá del “tropicalismo” che difficilmente riesce a superare.

Questo é il primo cd, esce nel 2001 ed é prodotto da Naná Vasconcelos.

Bellissimo lavoro. Da una periferia del mondo, da Arcoverde, Pernambuco, Brasile.

 

* E´ il cowboy brasiliano, certo molto piú reale dei falsi miti americani. Sfiancato dal sole, dalla sete, dagli abusi dei latifondisti, con la pelle secca e scavata dal sole, e gli occhi alzati al cielo, pregando Dio, per un poco di pioggia.

**Un specie di uccello molto nota per le doti canore.

Elenco tracce e video

01   A chegada de Zé do Né na lagoa de dentro (01:19)

02   Poesia (Ou tambores do vento que vem) (03:27)

03   Profecia (Ou testamento da ira) (02:12)

04   Boi luzeiro (Ou a pega do violento, vaidoso e avoador) (05:23)

05   A chamada dos santos africanos (01:24)

06   Chover (Ou invocação para um dia líquido) (05:09)

07   O cordel estradeiro (02:27)

08   Antes dos mouros (04:45)

09   Os oim do meu amor (01:33)

10   Toada velha cansada (04:15)

11   Salve (01:38)

12   Alto do cruzeiro (Ou auto do cruzeiro) (01:33)

13   Pedrinha (01:21)

14   Foguete de reis (Ou a guerra) (04:03)

15   O carroceiro (01:42)

16   Profecia final (Ou no mais profundo) (02:30)

17   Catingueira (02:19)

18   Ai se sêsse (02:04)

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