Il 2009 sta per diventare un anno con una concentrazione di ottimi album come non avveniva da parecchi anni. Citerei l'ultimo dei Silversun Pickups, l'esordio dei Dead Confederate e altri, persino il vecchio J.J. Cale ha fatto un ottimo lavoro con il suo ultimo "Roll On" come non gli capitava da secoli (escluso forse il lavoro con Clapton).
Per arrivare ai Cracker, l'album è "Sunrise in the Land of Milk and Honey". Chi sono e cosa fanno?
Sono un gruppo degli States che trova le sue origini in una band che è la passione dei critici di musica, cioè i "Camper Van Beethoven". Questi facevano un folk-punk "demenziale" e goliardico, il loro leader era David Lowery che, finita l'esperienza dei "Camper", ha formato i nostri "Cracker". Il loro esordio risale ormai al 1992 ha cui ha fatto seguito "in stecca" un secondo lavoro l'anno successivo. Tutti e due da non perdere. Se ascolterete l'ultimo lavoro di cui parliamo sono certo che arriverete ad ascoltare anche i primi due. A voi quindi la curiosità di scoprire la loro discografia completa.
L'ultimo lavoro di questo 2009 "Sunrise...." appartiene al genere di musica che mi è caro e che sono felice di vedere non defunto. Ossia la musica che tira su di morale. I Cracker nel loro percorso sono arrivati infine a fare del Rock and Roll. A Lowery va riconosciuto il dono di trovare la melodia giusta con facilità. In modo diretto ed essenziale. Mettete il cd e le canzoni scorrono una dopo l'altra per il piacere di chi ascolta. E' musica la cui unica pretesa è quella di compiacerci e divertirci, di tirarci sù di morale come già dicevo. Insomma, penso che un album così debba essere nella cdteca di ogni "avanzo di rock" che si rispetti. Se poi dopo l'ascolto vi troverete d'accordo con me, troverete una sintesi dei Cracker nella loro migliore raccolta del 2002, "Garage D'Or", magari quella con il secondo cd omaggio contenente versoni Live (apprezzerete la compattezza dei Cracker come live-band) e alcuni ottimi indediti.
Una Band da scoprire con piacere e quindi, da parte mia, ancora una proposta più che una vera recensione. Sul voto non mi esprimo a costo di sembrare snob. Tenete però presente che non perdo tempo a scrivere delle mie delusioni musicali. Quindi alla prossima, spero..
Alex
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