L'istinto frega, ma la paura è ancora peggio.
Partendo dal fatto che Virna Lisi mi sta altamente sulle palle, giusto qualche risata verso la fine quando l'hanno sgamata spipparsi un porno nel salotto da gran borghesina nella villa altrettanto da borghesina (che nessuno dei tre figli è disposto a pulirsela e tenersela), immedesimatevi in vostra nonna che racconta la verità alle figlie dicendo che sul sesso lei era una vera frana.
La figlia Sara è una delle sfigate di turno, che non riesce a trovare un uomo decente, e per consolarsi, si ubriaca di vino nel divano.
Rita fumatrice incallita, che per tutto il film sta con 'sta cazzo di sigarettina elettrica girando per casa e mercati, avendo due figlie, di cui la minore sfida la sorte: invece del trucco della moneta testa o croce userà il se-cade-una-goccia-di-succo a terra o no. E l'altra la classica adolescente, incontri con droga, discoteca, vita notturna... per poi innamorarsi di Carmelo, che tra una canna e l'altra s'immerge nella letteratura. Un marito che ancora sta dietro alle menate sue, ed infine, il suo amante dottore che si farà svariate volte con passione.
Claudio: qui l'attore Luigi Lo Cascio mi piace da morire (lo ricorderete di più nel film I 100 passi), è un omosessuale dichiarato finalmente in una bella cena di famiglia incasinatissima e molto disagiata per la rivelazione inaspettata, fatta di ''ohh'' e ''uhh'' e bocche aperte sorprese. Per quanto mi piaccia l'attore, in questo film lo trovo un p'ò ingessato nei gesti.
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