Ambient, psichedelia, reverberi. Questi gli ingredienti principali dell'album d'esordio dei Cum Moenia, band palermitana, in uscita a gennaio.
Musica cinematografica, che non fa da sottofondo ma è essa stessa trama, tra campi lunghi e primissimi piani di paesaggi metropolitani notturni. Le melodie dei brani sono contemplative, slow-core, e a volte si ha la sensazione di ascoltare i Radiohead, o i primi Verve, a testa in giù.
“Felix”, il secondo brano dell'album, è dominato da accordi gravi di pianoforte che nel crescendo si confondono nell'armonia del synth, della chitarra suonata in modo percussivo e della voce che appare da lontano. “Intro-ito” è un brano che mescola ambient e trip-pop. “The tour of Damascous” è il pezzo che racchiude tutte le caratteristiche elencate fino ad ora, quindi il sunto di tutto il materiale sonoro presente nell'opera, con un' esplosione strumentale finale che ricorda quella del film Zabriskie Point di Antonioni. “Two minutes” è il brano più rock dell'album, ricorda i Depeche Mode che si scontrano con gli ultimi Anathema.
In conclusione posso affermare che la sintonia tra i musicisti è palpabile, il lavoro è complesso ma non appesantisce l'orecchio e può regalare momenti di serenità contemplativa, mi raccomando, a testa in giù!
Elenco e tracce
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