Ormai sembra che un genere ritenuto spazzatura come il metal-core inizi a fare breccia anche nei cuori dei metallari più conservatori, mentre altre branchie del metal sono lasciate alla mercè dei "grandi" dei loro campi. D'altro canto, inoltre, in una scena dominata da band che tentano nuove soluzioni sonore quasi tutte fallimentari, pochissime riuscite, i Daath appaiono come delle mosche bianche in questo panorama musicale, anche perché per la prima volta sentiamo una band che tenta di mischiare death metal grezzo come la breccia di una cava con sonorità melodiose di tastiere e sintetizzatori e con un tecnicismo che strizza l'occhio a Schuldiner. Signori e signori, ecco a voi serviti i 6 di Atalanta.
L'album, così come la filosofia della band, si ispira alla cabala ebraica, che teorizza la visione della Vita/Morte attraverso un albero, composto da 13 punti, attraverso ai quali si giunge alla conoscenza (lascio a voi il volere o meno di approfondire questo interessante discorso che ci interessa poco). E indovinate un po' quante sono le tracce dell'album?... Il disco parte senza troppe pretese, con sprazzi di melodia e elettronica ("Dead On A Dancefloor") che vanno ad alternarsi a ritmiche serrate e taglienti ("Ovium"). Il disco si dimostra essere interessante e pieno di idee, e ci lascia capire il perché sembra che la Roadrunner punti tutte le sue speranze su questa band: i riff non sono mai messi a caso, gli assoli non sono affatto degli inutili riempitivi, tutto scorre alla perfezione, e le canzoni si ascoltano con molto piacere e attenzione. I brani sono profondi e mai scontati.
Purtroppo, se proprio vogliamo guardare il pelo nell'uovo, segnaliamo ancora poca originalità nelle composizioni, ma questo difetto possiamo risparmiarlo ai critici più puntigliosi, anche perché ricordo che questo è solo un album d'esordio... e che esordio! Il futuro sembra davvero roseo per il sestetto, e adesso che avete finito di leggere questa recensione, fornitevi immediatamente di "The Hinderers" (al massimo, i Daath mettono disponibile sul loro MySpace alcuni brani, provate ad ascoltarli e poi prendete una decisione)!
Elenco tracce testi e video
01 Subterfuge (03:39)
it's your fault, you tell your tales of loss
you clam that's not your fault
but you don't see yourself, inside your tomb
your mind's unable to solve
the end shall never resolve
your filthy thoughts rejoice
in its lie...
your face is covered in
webs spun from words without worth
entangled in my world
I digest my offerings
your mind's unable to solve
the end shall never resolve
your filthy thoughts rejoice
in its lie...
your face is covered in
webs spun from words without worth
entangled in my world
I digest my offerings
[Solo - Levi]
lost consumed inside - madness
bile, spewing forth - fountains
it exudes petty - failings
you're so blind for too long
[Solo - Werstler]
your face is
your face is
your face is covered in
webs spun from words without worth
entangled in my world
I digest my offerings
it's your fault, you tell your tales of loss
you clam that's not your fault
but you don't see yourself, inside your tomb
inside your tomb
inside your tomb
inside your....
tomb...
tomb...
tomb...
tomb...
tomb...
tomb...
06 Ovum (03:24)
Your fault because you broke up the ovum
your fault because you wear it as a token
your fault because your promise has broken
your fault because you're breaking up the ovum
[Coro] x2
No recourse will save you
you disturbed the labor
no remorse will save you
you cannot impede us
Ruptured ovum
act of deceit
path of disease
the life you save won't be your
Own throne- becomes my- own home
built out of- your bones torn from the
inside- broken ovum
Intone with the ode to the ovum
it rolls you over and over inhuman masses x2
You're opening up inhuman masses
[Coro]
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