NO SPOILER

La serie si svolge a Tulsa in Oklahoma, 34 anni dopo gli avvenimenti che hanno colpito New York, un gruppo suprematista bianco chiamato "La Settima Cavalleria" ha preso le armi contro il Dipartimento di Polizia di Tulsa a causa di ingiustizie razziali, inducendo la polizia a nascondere le proprie identità con maschere per impedire alla "Settima Cavalleria" di prenderli di mira nelle loro case dopo la "Notte Bianca". Nel frattempo il Dottor Manhattan è su Marte e Ozymandias sembra scomparso.

Ero sicuro che Lindelof tirasse fuori una bella serie (ho amato sia "Lost" che "The Leftlovers"), ma che riuscisse a continuare il lavoro fatto da Alan Moore col mondo di "Watchmen", di questo ne ero meno certo. Perchè questa serie che segue il fumetto ha un'anima propria, riuscendo a portare avanti la trama con idee nuove e allo stesso tempo con rimandi e citazioni. Per qualcuno può essere complicato perchè non tutto è spiegato ed è questo uno degli altri punti forti, perchè poi verrà ripresentato in seguito nelle giuste modalità.


Il presidente Redford è una genialata (con il rimando al presidente Reagan), i nuovi eroi mascherati che fanno parte (solo) della polizia, La (non) morte di Veidt, La trasmissione televisiva "American Hero Story" in cui ci sono scene d'azione che scimmiottano la versione filmica di Zack Snyder. Questi sono solo alcuni spunti iniziali di "Watchmen", molti ce ne saranno puntata dopo puntata. Questa è una grande serie, che emana un alone di mistero perenne. Ultimamente ne ho viste poche a questo livello. Lindelof rischia ed il risultato paga.


Ma la colonna sonora firmata da Trent Reznor e Atticus Ross? Stupenda, i miei brani preferiti sono "The Brick" e "Lincoln Tunnel". Non si può non citare la cover bellissima di "Life on Mars" di Bowie e le pluri-cover di vari artisti di "Careless Whisper" di George Michael.


Anche il cast veramente ottimo. Bravissimi Regina King, Tim Blake Nelson, Don Johnson, Hong Chau e Louis Gossett Jr. Ma i migliori sono Jean Smart e un immenso Jeremy Irons, nei panni rispettivamente delle vecchie conoscenze Laurie Blake e Adrien Veidt.


Ho letto di molte critiche di appassionati del fumetto per il discostarsi troppo e per aver coinvolto certe tematiche, tipo il razzismo. Niente di più sbagliato, c'è il rischio di perdersi una serie che qualitativamente riesce forse a raggiungere il fumetto (o almeno a non allontanarsi troppo). Il mio consiglio è di non fermarsi dopo una o due puntate, perchè il meglio avviene verso metà stagione, dalla quinta in poi sono tutte clamorose, in un crescendo di colpi di scena e sequenze stupende. Ed anche il finale, per quanto alcuni lo considerino un po' debole, è perfetto così e alla fine tutto torna. Forse è meglio non andare avanti con una seconda stagione, ma se a Lindelof vengono in mente altre idee, ben venga.

Ci sarebbe molto altro da dire su "Watchmen", ma sarebbe uno spoiler continuo e non vorrei rovinare la serie a chi si appresta alla visione.

Capolavoro, senza dubbio il miglior prodotto del 2019. Tra le migliori serie di sempre.

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