Vi è mai capitato da piccoli di voler fissare il sole e di rimanere inevitabilmente urtati da una luce così immensa e radiosa? E' inutile stare a descrivere quanto questa stella sia fondamentale per la nostra esistenza sulla terra; ogni essere vivente nasce, vive e muore sotto lo sguardo impassibile del sole... e se tutto d'un tratto il sole iniziasse a spegnersi?

E' con queste premesse che inizia la pellicola, le normali reazioni termonucleari che da sempre animano il sole hanno iniziato a rallentare portando inesorabilmente allo spegnimento della stella stessa. Spetta dunque a un manipolo di astronauti e scienziati riportare equilibrio sganciando una bomba di materiale fissile della massa dell'isola di Manatthan per rimettere a posto le cose. La nave Icarus 2 parte alla volta del Sole conscia del fatto che sulla terra non è rimasto più materiale per creare una nuova bomba.

Boyle qui sa catturare bene le tensioni  e i sintomi di quella che di fatto è un'ultima chance, ogni membro nel privato è divorato dalla paura di fallire; a ciò si contrappone la visone a volte terribile e a volte salvifica della grossa palla di fuoco, molti dell'equipaggiano passano il loro tempo a fissare da dietro appositi filtri questa immensa fornace che attrae la nave fino al limite estremo. Il rapporto diviene anche morboso, molti rimangono a fissarlo spingendosi sempre più in la diminuendo la filtrazione dello schermo, veri bagni di luce allo stato puro... bagni di immensità.

Un piccolo incidente spinge l'equipaggio a deviare la rotta fino ad arrivare nelle vicinanze di Mercurio dove viene captato il segnale di soccorso di Icarus 1, nave gemella che 7 anni prima era misteriosamente scomparsa tentando di effettuare la stessa missione. La nave è vuota e i componenti morti a causa di un guasto ai filtri solari, cosa che ha portato i membri a un esposizione alla luce solare del 100 %, un'esperienza unica ma che costa la vita.  

Non vi sto a raccontare il seguito e il finale che non manca però d'emozionare lo spettatore con intrighi e vicende che andranno a dipanarsi in un inevitabile conclusione.

Il film è succube di altre pellicole, basti notare un senso di claustrofobia e suspance negli infiniti corridoi e meandri che compongono la nave già ben noti in Sfera ed Alien, o scene d'azione e incidenti rocamboleschi di film come Mission To Mars o Apollo 13.

Sostanzialmente un buon film, manca un pò d'originalità ma nel complesso sa catturare e trascina lo spettatore per una buona ora e mezza.

 

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