Reminiscenze di "Blind Guardian", "Symphony X" e "Iced Earth" possono essere notate quando ci si pone all'ascolto del debut-album dei "Dark Empire". Originari degli Stati Uniti e guidati dal chitarrista shredder Matt Moliti, i Dark Empire suonano un'energetica forma di power\progressive metal completato dall'istrionica voce del cantante Jens Carlsson, da assoli da virtuoso di chitarrista e tastierista… il tutto procede su ritmiche serrate e sferzanti. Nonostante questo "Distant Tides" contenga solo sei canzoni,  va detto che ognuna di esse è superiore ai cinque minuti di lunghezza… rendendo così la durata complessiva del disco di 37 minuti; che sono sempre pochi in confronto alle uscite discografiche degli ultimi tempi… ma che tuttavia non mancano di regalare una sopraffina tecnica e musicalità agli ascoltatori.

L'opening del disco "We Will Never Die" ci introduce ad un power-metal molto Europeo…  e mostra la band,  ed in particolare il cantante (già vocalist per i "Savage Circus"),  a proprio agio tra le complesse strofe texturizzate da chitarra e tastiera; mentre la successiva neoclassica "Alchemist" mostra Moliti alle prese con un assolo che stilisticamente e tecnicamente assomiglia molto a quanto Michael Romeo dei Symphony X è solito realizzare. La sinfonica "A Soul Divided" è basata su riff corposi, melodie accattivanti e tastiere che simulano una vera orchestra… mentre la title-track è come una grossa bolla di complessità prog-metal e riffs trash che si stagliano su alcuni effettivi growl prodotti dallo stesso chitarrista Moliti.  Ho davvero gradito molto come il growl di Moliti e la dolce voce di Carlsson si fondano tra loro per dar vita ad un groviglio di emozioni che si alternano tra parti violente e momenti pacati. Mi ha riportato alla mente alcuni lavori dei "Mercenary"; e gradirei davvero in futuro ascoltare lavori che proseguano questa scia. Le ultime due canzoni sono rispettivamente l'aggressiva "Northern Sky" e la lunga e strumentale "The Final Vision", entrambe inclusive di poderosi riffs e sostanziosi assoli ipertecnici di chitarra.

Da quello che ho potuto ascoltare…  trovo che in questo lavoro d'esordio dei Dark Empire ci siano le potenzialità per fare sicuramente bene in futuro. Spero che questa band sia notata da qualche major distributrice di dischi metal (Inside Out?) prima che passi troppo tempo… voi tenete gli occhi puntati su questa band. Potremo vederne delle belle.

Elenco tracce e video

01   We Will Never Die (06:13)

02   The Alchemist (05:42)

03   A Soul Divided (05:33)

04   Distant Tides (06:39)

05   Northern Sky (05:06)

06   The Final Vision (07:41)

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