L'avventura inizia in una calda notte primaverile quando io e la Zampa sfrecciamo nella mia auto verso la Stazione Centrale di Milano. "Jimi Thing" del Golden Gate ci strapazza le viscere e ci porta via. Nel senso letterale della parola: canno la svolta a destra e ci ritroviamo a girovagare intrappolate nella zona pedonale di Corso Garibaldi... alla fine arriviamo e raggiungiamo la navetta che alle 4 ci porterà a Orio al Serio. Voliamo a Monaco in un piccolo bimotore con l'elica dove siamo in tutto 6 passeggeri. Io sono stordita dal sonno e dall'emozione, ancora non ci credo, così appena mi siedo da qualche parte dormo. Forse sto sognando?

Arriviamo nel pieno inverno di Birmingham alle 10.30. Andiamo alla Carling Academy, il box office è aperto, non c'è nessuno e mi danno i biglietti. Quando, dopo essere passate dall'albergo, torniamo alla Carling c'è una coda allucinante. Noi abbiamo già i biglietti ma ci spiegano che per entrare e "saltare la coda" bisogna andare a comprare da bere nel bar dell'academy. Gli aspiranti "K Jumpers" in possesso del biglietto si accalcano in questo bar, nessuno ovviamente beve, si compra il drink, ci si fa timbrare il biglietto e via di corsa dentro.

Siamo a un passo dal palco. La Zampa osserva che da lassù (perché c'è un piano di sopra) si filma meglio ma io la fulmino con lo sguardo. Non riesco a crederci!! Siamo in una sorta di piccolo pub dancing molto intimo, pare di essere in un locale sui navigli e li, tra poco, a pochi centimetri da me ci sarà Mister Dave Matthews in persona. Mentre un tipo equipaggiato da chitarra acustica ci propina una sorta di lagna (ragazzo, penso, per suonare prima di Dave devi avere un bel coraggio..) conosciamo Ciro e Valentina da Roma e poi arriveranno Federico e la sua ragazza da Milano. Tutti  gli italiani che abbiamo intercettato (alla loro emozionata prima volta, come noi) ripetevano "italiani anche voi? Credevamo di essere gli unici pazzi..."

C'è gente da tutto il mondo e di tutte le fasce di età. Il boato del pubblico mi esplode dentro ancora prima che io lo veda ed eccolo finalmente li!! A due passi da noi!!! Sorride, si sistema la chitarra, ringrazia. Mi colpisce il timbro della sua voce, è profonda, armoniosa. Mi colpisce la varietà delle espressioni mimiche del volto, quel suo tipico occhieggiare sollevando il sopracciglio destro, la sua gestualità. E’ un grande comunicatore, un animale da palcoscenico. Da solo li, con la sua chitarra, le sue mille dita e i suoi racconti riempie la scena, riempie l'universo tutto intorno e dentro di noi. Parte "Bartender" e io muoio. E' una delle mie preferite. Non so se sia perché l'ascolto dal vivo, ma mi pare che l'intensità e la drammaticità della versione si avvicinino a quella del Live at Folsom Field. Piangerebbe anche un morto, a me tremano le gambe e mi viene felicemente da piangere. Inizia "Grey Street" e la Zampa sviene. E' una delle sue preferite e viene eseguita per la prima volta in un concerto acustico di Dave solo. Il pubblico canta, urla, fischia (gli americani….) parliamo con lui e lui risponde. Dice che è tornato in Europa perché quando è venuto qualche mese fa a Londra “gli è piaciuto”, dice che tornerà, tornerà (lo ripete più volte), che tornerà anche con la band. Racconta storie divertenti,  ripete più volte “non dovete ringraziare me sono io che devo ringraziare voi”. Boato, strepiti, il delirio. La sua voce è ancora molto bella, più profonda, a tratti più drammatica. Non stecca, ma in alcuni punti sfiata. Alla fine del primo pezzo è già sudato, alla fine del secondo la camicia è da strizzare. Usa un asciugamani blu, Valentina urla "voglio quell'asciugamani!!" e la Zampa urla "voglio ESSERE quell'asciugamani!!!". Beve non si sa cosa da una tazza blu. E' in grande forma fisica, più tonico e asciutto, si vede che l'anno scorso si è accuratamente preparato fisicamente e beve meno.

La set list di Birmingham mi è piaciuta molto, grandi pescaggi da "Some Devil", cavalli di battaglia come "Lie In Our Graves" e "Dancing Nancies", pochissime e superbe concessioni a "Stand Up". E' molto intenso in "Some Devil", disperatamente drammatico in "Gravedigger" dolce nella splendida "Sister" Quiet Song inedita  per la quale chiede un po' di silenzio, trascinante in "Smooth Rider". Mi ha molto impressionato l'esecuzione di "Watchtower". Mi ha deluso la scelta perché avrei preferito a quel punto "Warehouse" o "Jimi Thing" ma la potenza animalesca con cui l'ha cantata mi ha letteralmente paralizzata... Prima dell’esecuzione racconta che una volta, quando ancora non era cosi famoso, era a un festival. Incontra Bob Dylan che gli fa “ovviamente suonerai Watchtower...” e lui si schermisce timidamente “beh no… uhm… ci sei tu… ehm...” e Bob Dylan ha risposto “ma è proprio perché ci sono io che la devi suonare”.

Un grande, indimenticabile concerto.

Set list:
Bartender
Grey Street
So Much To Say
Where are you going
Smooth Rider
Stay Or Leave
Save Me
Old Dirt Hill
Dancing Nancies
Some Devil
Gravedigger
Crush
Lie in our graves
So Damn Lucky
 
Encore
Sister
All along the Watchtower

Encore

Too Much
Crash into me

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