Dal regista di "Blade trinity" e già sceneggiatore di "Dark City" e "Il cavaliere oscuro" ci si apettava di più. Molto di più. Perchè? "Il mai nato" è un film quasi inguardabile. Almeno secondo il mio punto di vista.
Diretto da David Goyer, Il mai nato è un intreccio mal riuscito di horror e thriller. Una ragazza, interpretata da una bellissima Odette Yustman, inizierà ad avere delle visioni riguardanti un bambino che scoprirà essergli molto vicino... Una storia come già se ne sono viste troppe infarcita da elementi "alternativi" come il dybbuk (demone ripreso dalla tradizione ebraica) e vari riferimenti al nazismo.
Quello che fa riflettere è una sceneggiatura a dir poco comica. La cosa ancora più raccapricciante è il fatto che Goyer prima di essere un regista è sceneggiatore...
Il mai nato risulta essere un miscuglio disatroso di vari generi.
Il film inizia subito con delle apparizioni che mettono paura: una paura dettata dal fatto che scene come quella iniziale fanno ridere. Risultano a dir poco finte e mal girate. Specchi con entità all'interno...
Goyer però si rende conto della schifezza che cerca di realizzare e ad un certo punto inizia a puntare sulle curve della protagonista. Se infatti c'è qualcosa da salvare in questo film è proprio Odette Yustman...
Senza spendere troppe parole per un film che non ne merita, "Il mai nato" è un qualcosa da lasciar perdere. Una sceneggiatura imbarazzante, trovate registiche a dir poco banali. Un film lento, mal recitato e con una pochezza di idee che si rispecchia nei circa 75 minuti. Posso affermare con assoluta certezza che questa pellicola sia una delle peggiori cose che nell'ambito horror sono state prodotte negli ultimi anni...
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