Se guardiamo le classifiche musicali dei primi anni del nuovo millennio, noteremo che non c'era un genere definito che dominava su tutta la Top Ten. Si accavallavano pezzi Rock, ballate romantiche, electro-pop ecc, ecc... si potrebbe dire che questa situazione era frutto di multimedia come Internet, in cui la massima libertà permetteva di infrangere le regole del Marketing e i confini dei generi musicali. Ognuno era libero di ascoltare quello che vuole e di produrre la musica che preferisce, non c'erano più mode a dettare la linea del pop e la Babele mediatica raggiungeva il suo apice. Tuttavia, già negli ultimi anni del decennio zero (ri)cominciava a regnare prepotentemente sulle classifiche un altro sottogenere: l'electro-house stava tornando di moda. E lo stava facendo nel peggior modo possibile (secondo il sottoscritto): superficiale, banale, commerciale fino al midollo! Una moda che continua ancora oggi, basti notare come tutte le pop-star cerchino spudoratamente di creare il singolazzo che sfondi sia nelle radio, sia nei club di tutto il mondo (Britney Spears, Jennifer Lopez, Rihanna, Enrique Iglesias e la lista potrebbe continuare per molto) oppure vedere altre che si dedicano completamente a quel genere (Black Eyed Peas, Kelis...). I capiscuola di questo movimento (?) musicale sono sicuramente i Dj europei, soprattutto i francesi come Bob Sinclair e Martin Solveig. Ma è David Guetta il simbolo di questa moda e colui che più di tutti l'ha portata al successo.

Fin dal suo album esordio è stato chiaro come David abbia improntato la sua carriera al raggiungimento del successo e al titolo di Superstar Dj. Una discreta abilità e un tempismo astuto lo hanno portato a scalare buone posizioni in classifica nei primi anni. Ma è con "One Love" che raggiunge il suo obiettivo grazie all'aiuto di vocalist di buona fama. Il disco comincia con "When Love Takes Over" che si presenta come uno dei pezzi migliori del lotto. Praticamente una versione più riuscita di "Baby When The Light" impreziosita dalla voce di Kelly Rowland in ottima forma e da una melodia che ricorda i pezzi House più classici. Successivamente incontriamo il suo mentore, Chris Willis, in "Gettin' Over": ottima prova canora ma la base è troppo facilotta e non si fa ricordare. Ancora peggio in "Sexy Bitch": un tappeto melodico poco strutturato e sempliciotto rovina la voce di Akon e rende il tutto decisamente cacofonico. Non migliora la situazione la sfuriata House "On The Dancefloor", inutile quanto tediosa. Per fortuna ritorna la dolce Kelly, che in "It's The Way You Love Me" viene accompagnata da deliziose tastierine anni-80 che fanno ben sperare. Ma è solo una parentesi, perchè si ritorna al suono Ibiziano con "Missing You" e la pazienza comincia già ad esaurirsi. Nonostante ciò, seguono due pezzi convincenti come "Choose" e "How Soon Is Now". Il primo si distingue per un crescendo molto efficace e per le voci riuscite di Ne-yo e Kelly Rowland. Il secondo è caratterizzato da Loop quasi eterei in cui riusciamo a sentire la voce straordinaria di Julie McKnight. Si sente decisamente l'aiuto di Sebastian Ingrosso in questo pezzo. Purtroppo si ricade subito con il remix Guettiano di "I Gotta Feeling": ripetitivo e banale anche questo pezzo, e dire che l'originale è stato prodotto proprio da Guetta! Decisamente una brutta caduta dopo il volo del pezzo precedente. Ci si rialza subito dopo con "One Love" accompagnati da Estelle, la sua voce malinconica lo rende decisamente uno dei pezzi migliori dell'album. E si ricade di nuovo con un'altra sfuriata di Will.I.Am, "I Wanna Go Crazy" rischia seriamente di farci accapponare la pelle mentre "Sound Of Letting Go" è un banale esercizio di stile. Siamo ormai alla fine dell'Album e questa incostanza nei pezzi ha ormai distrutto le nostre capacità celebrali irrimediabilmente. Come premio di consolazione ci rimangono gli ultimi due pezzi del disco: "Toyfriend" e "If We Ever". Sono tracce in cui le voci delicate e sensuali di di Wynter Gordon e di Makeba si rincorrono a braccetto, una con una base spudoratamente tamarra, e l'altra su di un tappeto sonoro etereo e malinconico. Straordinariamente il risultato è abbastanza convincente.

Un lavoro decisamente altalenante, ma non è questo l'importante. L'importante è che con questo disco David Guetta c'è l'abbia fatta!! è riuscito a scalare le classifiche fino in cima ed è riuscito ad imporre uno stile a tutto lo Star Sytem della musica. Uno stile in cui, chiunque voglia raggiungere il successo interplanetario, dovrà rendere conto per i prossimi anni.

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