Non dev'essere simpatico passare a miglior vita a causa del lavabo incandescente di una stazione spaziale russa che ti centra in pieno, come non dev'essere simpatico "risvagliarsi" formica.
Questo è quello che accade a Kim Lange, conduttrice televisiva lanciata verso il successo, tremendamente ambiziosa, con un marito insoddisfatto ma fedele, una figlioletta a cui dedica poco tempo, un carattere impossibile e pure adultera.
Alla luce di tutto questo, la reincarnazione in formica è solo il minimo sindacale che può capitare a questa disgraziata che non sa apprezzare quello che di più bello la vita può offrire ma che cerca solo una sua personale gratificazione a discapito degli altri.
Eppure a tutti viene concessa una seconda possibilità, un modo di redimersi e dimostrare che in fondo c'è qualcuno (e non qualcosa) a cui teniamo più di noi stessi.
Per dimostrare ciò, e riconquistare la sua famiglia, Kim dovrà fare i salti mortali risalendo tutti i gradini della scala delle reincarnazioni, passando per molteplici forme animali, nonché attraverso situazioni assurde, cercando di impedire a suo marito di risposarsi con la sua ex migliore amica, a sua figlia di dimenticarla e, alla fine, a Buddah di spedirla nel Nirvana. Il tutto con l'aiuto di un compagno di viaggio esperto nella Sublime Arte dell'Amore.
"L'orribile Karma della formica" è una piccola perla scritta in maniera scorrevole, con un linguaggio diretto, senza troppe pretese, tranne quella di far divertire in modo sano il lettore, scopo che David Safier, affermato sceneggiatore - così si legge nella quarta di copertina - classe '66, centra in pieno (stessa mira del lavabo di cui sopra).
Alla fine della fiera, che grandi insegnamenti ci lascia questo simpatico libercolo?
- l'Amore può tutto (almeno nei libri....),
- molto spesso viviamo già nel Nirvana, senza bisogno di dover raggiungerlo,
- meglio fare i bravi bambini perché la vita da formica è uno schifo!
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