Tiromancino -La Descrizione di un Attimo
Pop leggerissimo (quasi evanescente) che però, a sorpresa, funziona come un congegno ad orologeria: "Due destini" e la title-track vanno fortissimo in radio e, di conseguenza, vendono a pacchi. A Sanremo con "Strade" non sfigurano: bene, bravi, bis. di più
Fiorella Mannoia -Canzoni nel tempo
Corposo "greatest hits" (33 canzoni) con l'aggiunta di due cover ("Io che amo solo te" e "Dio è morto"): sembra che non abbia più voglia di proporre nulla di nuovo e, in difesa, volge lo sguardo al passato (suo e di altri). di più
Antonello Venditti - Francesco De Gregori -Theorius Campus
I due migliori talenti del Folk Studio esordiscono con un album scarno nel suono, meno nei contenuti. A prevalere, a sorpresa, è Venditti, grazie a due caposaldi della propria discografia: "Roma capoccia" e "Sora Rosa". De Gregori appare più sfumato, quasi timido. di più
Irene Grandi -Hits
Greatest Hits piuttosto corposo (2 CD) più il fortunatissimo inedito "Bruci la città" (con citazione degli Smiths). di più
Renato Zero -Tregua
Smessi lustrini e pailettes prova a riciclarsi come cantautore tout court con un doppio LP lunghissimo e, stringi stringi, noiosissimo. "Amico" lo fa volare in classifica, il resto (compresa la terribile "Onda gay") è puro orpello. In fase (molto) calante. di più
Luca Carboni -LU*CA
Stante il record di vendite (e dunque ha ragione lui), è un disco terribile, deludente nei contenuti e nel suono (ormai fin troppo consunto). Il singolo è "Mi ami davvero": banalità da cioccolatino Perugina e sdilinquimenti amorosi adolescenziali non degni di un (quasi) quarantenne. di più
Antonello Venditti -Prendilo tu questo frutto amaro
Un disco tremendo, brutta copia (anche nella copertina) del non già eccelso precedente. Dalla title-track caciarona e populista allo sdilinquimento di "Vento selvaggio" nulla sembra salvarsi dal baratro in cui Venditti dovrebbe finire: lo dice lui, "Tutti all'inferno". di più
Ligabue -Sopravvissuti e Sopravviventi
A sorpresa cambia stile e sound: il rock springsteeniano degli esordi cede il passo un hard-rock più sincopato ma molto meno efficace e convincente. Passa alla storia solo "Ho messo via", ballatona languida e (fin troppo) piaciona. Il resto è trascurabile. di più
Claudio Baglioni -Strada Facendo
Divo a tutti gli effetti (piace alle mamme e alle, di loro, figlie) lascia l'Italia e se ne va a Londra alla corte di Geoff Westley. Ne risulta un album piacevole, piacione, a tratti sorprendente (il timido rock di "Via") ma, sotto sotto, evanescente. Ma è record di vendite. di più
Lucio Battisti -Il Mio Canto Libero
Sempre più sicuro di sé stesso sciorina melodie complesse e arzigogolate pressoché impensabili da qualsiasi altro collega italiano. A volte esagera ("Gente per bene gente per male"), spesso fa centro ("La luce dell'est"; "Confusione"; la title-track). Record di vendite. di più
LUCIO DALLA -canzoni
Vende, stravende, spopola con la tiritera scritta a quattro mani con Samuele Bersani, "Canzone". Pare sintonizzato col proprio pubblico (e non solo) come mai nella sua carriera, ma il disco è deludente, e "Ayrton" se paragonata alla "Nuvolari" di vent'anni prima impallidisce. di più
Lucio Battisti -Emozioni
In teoria un "greatest hits". Stipati sulla lunghezza del 33 giri i suoi 45 più celebri (e all'epoca più venduti). In ogni caso, un capolavoro: il pop italiano moderno inizia qui. di più
Francesco De Gregori -Titanic
Un album bellissimo il cui filo conduttore è la nostalgia di un tempo rimpianto e definitivamente passato ("La leva calcistica della classe '68; "Rollo & His Jets"). Grande varietà musicale, testi da mandarsi a memoria: è in una forma mai vista, forse, mai più ripetuta. di più
Edoardo Bennato -Sono Solo Canzonette
Dopo Pinocchio eccolo rivisitare la favola di Peter Pan. Gli "agganci" sono notevoli, a partire dal Capitan Uncino alias Toni Negri. In forma smagliante riempie gli stadi da Roma a Milano, e si concede il lusso di un azzardo lirico ("Tutti insieme lo denunciam") che profuma di Rossini e cinismo. di più
Gianna Nannini -Io e te
Si fa ritrarre in copertina col pancione e seguita, imperterrita, a mescolare il (molto) pop e il (poco) rock come ormai da anni ha abituato il suo pubblico. Gli archi de "Ti voglio bene" sono il segnale di un'artista sempre troppo uguale a sé stessa ma (e gliene va dato atto) tremendamente coerente. Collabora, come d'abitudine, la fedelissima Isabella Santacroce. "Ogni tanto" la firma anche Pacifico: quanta bella gente. di più
Eros Ramazzotti -Dove c'è musica
In questo momento è una macchina da guerra. Viaggia a ritmi velocissimi e pare sintonizzato come non mai col proprio (inesauribile) pubblico. "Più bella cosa" lo fa volare in classifica, "Stella gemella" lo conferma campione di un pop tanto semplice quanto, sotto sotto, tremendamente internazionale. "L'aurora" è dedicata alla figlia appena nata, e la sua storia d'amore con Michelle Hunziker riempie i rotocalchi nazionali (e non solo). di più
Gianna Nannini -Puzzle
A sorpresa il suo rock all'acqua di rose valica i confini italiani. In Germania diventa una diva di prima grandezza, e spopola in mezza Europa con "Fotoromanza" (a cui segue un video firmato Michelangelo Antonioni). Melodia italiana ed elettronica europea si fondono in uno strano ibrido che, incredibile, funziona alla perfezione. di più
Gianna Nannini -Profumo
Travolta da un successo, forse, inaspettato prosegue la collaborazione con Conny Plank. L'album va in alta rotazione radiofonica: "Profumo"; "Avventuriera" e "Bello e impossibile" sono il lasciapassare di un trionfo a tratti inspiegabile. di più
Sun Kil Moon -April
April è un fiume che scorre lento, denso, pieno di curve, che ogni tanto si ferma a guardare le anatre e poi riprende il suo cammino. di più
Vasco Rossi -Gli Spari Sopra
Il "nuovo" Vasco è un concentrato di furore e rabbia, ma le incanala in modo confuso. Il disco, best-seller tra i più celebri dell'artista, è troppo lungo e discontinuo. "Stupendo" è un manifesto generazionale che lascia il segno; "Vivere" il pezzo che commuove, e sorprende, i fans. Ma c'è anche tanta, troppa paccottiglia e qua e là ci si piange un po' addosso. La montagna ha partorito il topolino. di più