Vladimir Vladimirovič Putin
Mò ci hai veramente rotto il gas di più
Darth Vader
Respiri piano per non far rumore di più
Arthur Machen -Il cerchio verde
L'ultimo vero capolavoro di Arthur Machen. di più
Ivo Torello -La casa delle conchiglie
Un romanzo che unisce Restif de la Bretonne a Lovecraft. di più
Death in June -Essence!
La solita minestra riscaldata di Douglas P.? di più
Dante Virgili
L'autore dell'unico romanzo nazista italiano. di più
Arthur Russell
This is a guy that sit down with a cello and play and sing within a way that no one on this earth have ever done it before and that no one will ever doin' again. di più
Griffin
In quella facca di foto fra gli umani, Meg (nell'oscurità) e il mitico Brian stranamente non mi fanno manco ridere mezzo secondo!!! di più
Klaus Wiese
Il guru della musica drone-ambient trascendente. di più
Valerio Evangelisti
Un grande, ha rinnovato la letteratura fantastica (mischiando fantascienza, romanzo gotico e storico) facendosi conoscere anche all'estero dove era molto apprezzato come n Francia. di più
Blue Öyster Cult -Blue Öyster Cult
Buon esordio per il Culto dell'Ostrica Blu (uno dei nomi di band più fichi in assoluto) che per me resta sempre un gran bel gruppo di "rock classico" con varie sfumature di eclettismo stilistico che ne colorano qua e la canzoni e i dischi (un po' di Blues, un po' di psichedelia leggera, un po' di vaghe atmosfere sci-fi-dark, tutte caratteristiche ben presenti in questo primo disco). Hanno un bello stile personale 'sti americani, e un modus operandi compositivo interessante, con una scrittura collettiva con gruppi di collaboratori esterni alla band vera e propria che contribuiscono alla scrittura dei brani, soprattutto dei testi. Detto questo, sono meno originali e particolari di come a volte li ho sentiti definire, ma nulla toglie alla loro bravura. Questo primo disco omonimo non è all'altezza dei due disconi successivi ma è bello. Le mie preferite sono "Transmaniacon MC", "Then Came The Last Days of May" (una delle due sole canzoni scritte da un solo componente del gruppo, Roeser in questo caso che ovviamente se la canta anche), ballad che dimostra il loro buon gusto per le melodie e "Workshop of the Telescope" gioiello acido dall'andamento irregolare e un po' distorto, sul loro lato più "psych". Ma a parte tre canzoni che restano solo sul "gradevole" e nulla più il resto è di ottimo livello, compreso un piccolo classico come "Cities on Flame", gran pezzo, o l'altra psych-ondeggiante "She's as Beautiful as a Foot". Sempre un bel disco da riascoltare. di più
Giusy Ferreri
La mizzica italiana al suo zenit di più
Giusy Ferreri
Esistono "cosine di suo pugno" che non parlino d'amore mieloso o lagnoso, o in gener di Amore? Ora è pure mamma di un bimbo sui 5 e sarebbe l'ora ch'una così iniziasse a parlare seriamente di rapporto genitori-figli, o di questo passo la chiamerò Kinder&Ferreri...p.s. Comunque arrotondo ad 1.8, il v.c., vedendo in giro per le CCDD nostrane cosa si annida in veste rosa: Grandi, Pausini, Amoroso, la BabyKappa (mmincia ci duetti a che fare) e quindi Berti, Rettore e Zanicchi, per dirne qualcuna di più
Peter Hammill -Consequences
"Consequences" è un disco che cresce con gli ascolti, negli anni, sottilmente, lentamente o almeno è così che ha funzionato con me, tanto da arrivare a considerarlo il miglior disco di Hammill nel terzo millennio e addirittura il migliore dal 1986, dai tempi del bellissimo "And Close As This". Basterebbe l'iniziale "Eat My Words, Bite My Tongue" a ripagare il prezzo del disco, ma più si va avanti e più si scopre una concentrazione di ispirazione davvero altissima, in un disco a volte anche ostico, ermetico, scarno negli arrangiamenti e ricco soprattutto di cori e sovrincisioni vocali mentre pianoforte e chitarra (il disco è interamente composto, suonato, arrangiato dal solo Hammill) sono accompagnamenti essenziali, in un disco di grande espressività, intimità e crudezza senza rinunciare del tutto alla teatralità drammatica che lo contraddistingue. Solo grandi canzoni (cito "Scissors" e i suoi due minuti finali di esplosione di chitarra elettrica, qui protagonista, distorta e graffiante) e un Capolavoro tra i più belli e intensi della sua carriera: "A Run of Luck", massima espressione dell'Hammill più desolato, cupo, cantore di solitudine e rassegnazione. Un brano da brividi. Il disco è un mezzo capolavoro, e non è da tutti uscirsene così nel 2012, con già 45 anni di carriera alle spalle. di più
Burial
Compositore di colonne sonore per viaggi mentali di più
The Other Half -The Other Half
Vangelo per band garage di Oggi di più
Tonstartssbandht -Overseas
un viaggio lisergico lo-fi al limite dell'ascoltabile per una mente sana. Contiene la Cover più "fuori" dei Rolling Stones di più
Various Artists -XKATEDRAL ANTHOLOGY SERIES I
AN ANTHOLOGY OF SLOWLY EVOLVING TIMBRAL MUSIC di più