Enzo Jannacci -La mia gente
Avendolo trovato ieri a Firenze, gli ho ridato un ascolto dopo un anno. E...wow, è davvero un grande disco. Molti lo reputano minore nella carriera di Jannacci, io non sono mai stato d'accordo. Magari è molto disomogeneo, alcuni pezzi non sono totalmente a fuoco e gli arrangiamenti non sempre rendono giustizia ai certi testi (tanto per intenderci, Pensare che testualmente è bella tosta, ma l'arrangiamento calmo la rende praticamente fine a se stessa). Ma poi, c'è tutto il resto: nonostante Jannacci non abbia composto la maggior parte dei pezzi, molti di questi sono estremamente ispirati, a partire dai ritratti umanissimi di 70 persone e Gli zingari a manifesti poetici come Il Duomo di Milano e La mia gente fino ad arrivare alla demenzialità più totale in El Carrete e Il piantatore di pellame. E poi c'è Messico e nuvole, che voglia di piangere ho! di più
Levante
Irritante come un campo di ortiche negli occhi di più
Giusy Ferreri
La peggiore di sempre !!
Con quel vocione da esorcista, misto tra una gallina strozzata e un lavandino otturato riesce a entrare nel profondo del mio sistema nervoso, devo assolutamente cambiare radio o mettere musica che la copra, quando ho la sventura di sentirla. Peggio di una pigna gigante nel culo di più
Neil Young -Zuma
Siamo tornati ai tempi di Harvest, soltanto un po' più cupi di più
Vittorio Feltri
Personaggio scomodo dice quello che pensa non allineato al pensiero unico. Grazie Vittorio. di più
Lucio Battisti -Umanamente uomo: il sogno
Discone, per me chiude il primo trittico d’oro di Battisti-Mogol (dopo gli altrettanto belli “Emozioni” e “Amore non amore”). Qui Lucio comincia a diventare “più maturo” e meno ancorato al Beat degli esordi, ed i capolavori non mancano: “I giardini di marzo”, in primis, raffinatissima ballad (sicuramente tra i brani italiani più belli di sempre), “E penso a te” da lacrime, “Comunque bella” tenera apologia adolescenziale, Title-track fantastico bozzetto acustico fischiettato, ed “Il fuoco”, acidissimo episodio di pura avanguardia, per il quale Giulio Rapetti si rifiutò di scrivere il testo perché ritenuto “un pezzo poco convincente”. Insomma qui Battisti inizia a spiegare le ali, e ciò lo porterà a volare sempre più in alto, anno dopo anno. 8,5. di più
Lucio Battisti -La sposa occidentale
Il Bianco che ascolto di meno, ma nonostante tutto resta un bellissimo disco Pop, sicuramente il più accessibile della pentalogia. “I ritorni” svetta su tutte, tra le prime 5 canzoni del binomio Battisti-Panella. di più
Lucio Battisti -Cosa succederà alla ragazza
A mio parere il migliore dei Bianchi (oddio la lotta con “Don Giovanni” è accesa, ma attualmente preferisco questo), pietra miliare della musica italiana tutta: 8 pezzi giganti e mai così diversi tra loro, ma una menzione particolare alla favolosa title-track, con quel grandioso giro di basso elettronico che mi ricorda tanto i King Crimson di “Discipline” (a tratti anche i Talking Heads di “Remain in The light”, ma c’è di tutto qui dentro, tutto). Per me il capolavoro New-Wave italiano, sempre se così si possa definire. Un geniale calderone elettro-dance-synth-pop-wave (un genere che non esiste, per l’appunto). di più
Luigi De Magistris
Insopportabile e inascoltabile un po' come il suo amico Saviano. di più
Lucio Battisti -L'apparenza
Il più dilatato ed estatico dei dischi bianchi, secondo e ultimo con arrangiamenti più classici. E poi contiene la title-track, per me la più bella canzone della collaborazione con Panella. Fenomenale, da ascoltare e riascoltare. di più
Alexandre Dumas
Un'ottimo scrittore, niente da ridire di più
Corey Taylor
il cantante degli Slipknot di più
Rob Letterman & Conrad Vernon -Mostri contro Alieni
Ecco, se mi chiedete il film d'animazione che più odio in assoluto, dico questo. E non dico nient'altro sennò attacco mezz'ora a bestemmiare come un veneto che perde un carico. di più
Lucio Battisti -Don Giovanni
Primo caposaldo della magica pentalogia dadaista con Pannella, forse il mio preferito del periodo bianco insieme a CSAR. Qui siamo ancora all’inizio della “de-costruzione” del formato canzone, con bellissimi arrangiamenti piano-chitarre e spruzzate di New Wave-Elettropop. De Gregori disse che con questo album iniziava una nuova fase della storia della musica italiana, come dargli torto. 10. di più
Toni Iwobi
Ma quanto è triste leccare la mano che, fino a pochi minuti prima ti ha preso a scapaccioni, solo perchè adesso ti porge un osso?
Mi ricordo bene di tanti miei conterranei (campani, siciliani, calabresi...) che si sono fatti dare del "terrone" e lasciati sputare addosso per anni e che, poi, appena raggiunta l'illusione di una stabilità, appena assaggiati gli avanzi di un poco di benessere, eccoli lì con le loro camicie verdi nuove nuove ad urlare "terrone" più forte degli altri, terrorizzati di dover dividere con altri come loro l'osso che gli era stato elargito.
Dedicato a @[tobilobanwuzor] che - da buon vigliacco - mi ha bloccato e non mi permette di dirgli che, se non fosse un fake da 4 soldi, sarebbe uno che scende in piazza a braccetto con gente come Borghezio (che organizzava le ronde per ripulire i treni che venivano sporcati dai lavoratoti "negher" e "marrocchini" che tornavano stanchi dal lavoro) o con i figliocci di Gentilini (che voleva prendere e punire con le sue mani i ragazzini "di colore" che scippavano le povere vecchiette della sua Treviso), facendo finta di non sapere chi è certa gente pur di difendere quel poco di avanzi di benessere che gli sono stati concessi.
In Nigeria convivono più di 250 etnie diverse con le loro culture, lingue e religioni e questo parla di "difesa delle tradizioni culturali"!
Ma neanche la storia del suo paese... di più
Leonard Cohen -Songs From A Room
Un disco di austera bellezza. Niente da invidiare né al precedente, né al successivo. di più
Toni Iwobi
"La lega non è razzista ma realista"
Da nigeriano sono assolutamente d'accordo con te. La sinistra italiana con la sua politica mondialista e buonista vorrebbe cancellare tutte le culture originali che ci sono nel mondo, io i bianchi in Nigeria non li voglio almeno che non fuggano da guerre e carestie. di più
Friedhof -Same
Krautrock, Psychedelic Rock
Etichetta: Sound-Star-Ton SST 0103 Germany 1973

Elenco tracce:
Orgasmus
Nothing At All
Undertaker's Joy
Setting Sun
Clear Blue Sky di più
Friedhof
Krautrock, Psychedelic Rock
Etichetta: Sound-Star-Ton SST 0103 Germany 1973

Elenco tracce:
Orgasmus
Nothing At All
Undertaker's Joy
Setting Sun
Clear Blue Sky di più
Locomotive -We Are Everything You See
Fantastic sound which blows your socks off and a great booklet for all you info freaks. (Cit.) di più