Genesis -And Then There Were Three
Disco che segna il progressivo distacco della band (o di quel che ne è tristemente rimasto) dalle romantiche suite tipiche degli anni settanta verso un pop orecchiabile e di facile ascolto. Rimane comunque un buonissimo e sottovalutato album che in alcuni punti offre ottimi spunti. di più
Genesis -Wind And Wuthering
I Genesis di metà anni settanta non smettono di esibire la loro illimitata vena creativa e nel giro di pochi mesi dal Trucco della Coda compongono il loro ultimo capolavoro, il loro canto del cigno. E' il secondo apice tecnico-compositivo dei nostri in soli dodici mesi; esso raggiunge un vigore che tocca vette raffinatissime. Da ciò si capisce che Peter Gabriel è ormai solo un piacevole ricordo. di più
Genesis -Trespass
uno dei classici dell’era Gabrieliana. Anche se l’album esce a distanza di poco più di dodici mesi dall'esordio, si nota subito un grandissimo miglioramento dal punto di vista musicale e lirico. La loro prima pietra progressive. di più
Genesis -A Trick Of The Tail
Uno splendido e magniloquente affresco romantico con incursioni jazz-fusion, nonché un disco di una omogeneità e compattezza sonora che non si vedeva dai tempi di “Foxtrot”. Per certi versi il disco rappresenta l’apice tecnico-compositivo del quartetto: infatti, paradossalmente, con l’addio di Peter Gabriel, i Genesis ebbero più libertà compositiva in studio. di più
Genesis -The Lamb Lies Down on Broadway
Il primo e vero album che cercò di andare oltre la mera definizione di progressive o art rock, di oltrepassare e scandagliare i punti che caratterizzano il medesimo genere e di ricucirli a proprio piacere. Il doppio ellepì presenta un forte distacco dalle sonorità armoniose e melodiche che hanno caratterizzato la carriera dei Genesis fino ad ora: esse vengono proiettate più verso uno sperimentalismo non estremo, ma convenzionale ai canoni della band. L’album è quindi permeato da sonorità forti, di più
Genesis -Seconds Out
Le colonne d’Ercole di questo monumentale live sono il testamento progressivo dei Genesis, in esso è racchiusa tutta la bravura e la perfezione tecnica a cui il gruppo era riuscito ad arrivare nei settanta. Caposaldo. di più
Genesis -We Can't Dance
Il miglior disco dai tempi di “Duke”, molto ben arrangiato e suonato, nonché depurato da quelle sonorità davvero irritanti che erano molto riscontrabili in tutti i dischi dal 1981 in poi. di più
Genesis -Foxtrot
Tra i capolavori più alti dell'arte dei Genesis, complice anche un sound diverso dai due album precedenti: meno grezzo e barocco, ma molto più levigato, curato, liscio, confezionato magistralmente. Tutto merito del sublime arrangiamento di quel piccolo grande uomo di Tony Banks e del suo mellotron. La sola "Supper's Ready" vale 6 palline. di più
BDSM
il sito americano Kink (whippedass, wired pussy, device bondage, etc etc...) è grande e Madison Young è la sua profetessa! di più
Marilyn Manson
UOMO (s.m., plurale "uomini") - "Mammifero caratterizzato dalla stazione eretta, dallo sviluppo straordinario del cervello, delle facoltà psichiche e dell'intelligenza, dall'uso esclusivo del linguaggio simbolico articolato e dalla conseguente capacità di fondare, trasmettere e modificare una cultura. In assenza di tali condizioni, si parla di forme di vita non appartenenti al genere umano". di più
Guns N' Roses
Un disco buono che ancora riascolto e una montagna di merda da stroncare senza pietà, con l'aggravante di una tamarraggine ostentata e odiosa, degna dell'hair metal più becero. Mainstream radiofonico, con tutto ciò che la cosa può comportare. "Rock di strada" allo 0,05% - c'è il rischio che i superstiti del vero Rock non le prendano bene, certe sparate... di più
Marilyn Manson
AAAH CHE PAURA! Temevo volessero regalarmi un suo disco. di più
Rage Against the Machine
L'accusa di ipocrisia non quadra. E' vero che è una contraddizione usare un major per diffondere un messaggio comunista, però l'unica differenza che ha avuto su di loro questo fatto è stata la maggiore diffusione del messaggio. I tempi di scrittura (e la qualità, sempre altissima) non sono variati. In un certo senso hanno usato la macchina per diffondere un messaggio sincero. A livelli altissimi. di più
Giorgio Gaber
Grande uomo di canzone e di cultura, e inventore con Luporini di un genere, 5 pienissimo!
"La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un'opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione". di più
Phil Collins
Tra i migliori batteristi rock degli anni '70, ottime prove fusion nei Brand X. Dopo l'80 solo un clone. 5 pallozze. di più
Carmine Appice
Rivoluzionario per i tempi. Ha fatto scuola in ambito hard, oggi è ampiamente superato. Sta di fatto che almeno il fratello gli può (ancora oggi) lucidare le scarpe. di più
Phil Collins
Un polso che manco McEnroe a Wimbledon '81. E non sarà stato il migliore dei migliori, ma se questo è un batterista mediocre il 90% dei batteristi a metà anni '70 avrebbe dovuto darsi al basso. di più
Marilyn Manson
Se state boni ve racconto la storia di MARLIN MANSON... di più
Burzum
simpatici i suoi riferimenti nella guida di DeBaser. di più