David Bowie -Scary Monsters
Lodger part 2, ugualmente inventivo ma, senza Eno, un po’ più convenzionale, con tanto di agognata hit single: il neotwist Ashes to Ashes, nenia funebre al junkie Major Tom con la sibilante guitarchitecture di Chuck Hammer. E’ comunque il miglior Bowie anni ’80, che non si mischia con i “giovinastri” della new wave e anticipa molto britpop inglese dei ’90 (ci sono i Blur di Parklife in It’s no game). Carta bianca alla chitarra di Fripp di brutalizzare la robotica disco di Fashion. di più
Jane Campion
"Lezioni di piano", "Ritratto di signora", "Rottura di palle". di più
Fausto Rossi
Faust'Oh!Oh!Oh! di più
Brian Eno -My Life in the Bush of Ghosts
Patchwork interculturale dove Byrne ed Eno incollano su basi di disco tribale samplings vari dal villaggio globale (radioascoltatori indignati, esorcisti e tele evangelisti). I brani con le voci delle dive mediorientali (Dunya Yusin e Samira Tewfik ) sono anche un link con la possible music di Hassel ed Eno. Da ascoltare l’imitazione della chitarra elettrica fatta dal sinth in Regiment. Resta un importante apripista per tutti i saccheggiatori digitali venuti dopo (per es. Moby). di più
Silver Convention
Bastava cantare Fly Robin Fly...up up to the sky, oppure Get Up and Boogie...That's Right senza aggiungere altro. Splendide madrine del minimalismo da dancefloor '70. E avevano Fritz Sonnleitner a dirigere gli archi, il violino di Hosianna Mantra...ETERNE! di più
Virgin
Si, rock, però se devono mandare del rock vero non possono limitarsi solo ai singoli. Capisco che hanno il canale ed i video devono farli vedere, ma in tre anni ho sentito una quarantina di volte "Long walk home" e mai "Backstreets". Per dire.
Poi basta sbrodolarsi addosso una canzone sì ed una no che si è una radio diversa. di più
Fozzy
Tra le 5 migliori band metal di sempre, solo perché c'è Chris Jericho al suo interno merita il 5 pieno! di più
DJ Matrix
Conosco poca roba sua e lo trovo molto meglio rispetto al 90% dei finti disc jockey in circolazione. di più
Mina
A quanto vedo, la cantante preferita di Gius* di più
Tori Amos -Little earthquakes
C’è già tutta la sua intensa poetica in questo debutto, il suo eretico immaginario da “daughter of a preacher man”, la sua vulnerabilità di donna che diventa martirio cristiano in Crucify. Soprattutto la sua fragile ed emozionante voce ed il suo prodigioso pianismo. Unico neo la bombastica batteria anni ’80. Meglio allora l’elegante arrangiamento d’archi delle malinconiche Silent All These Years (il silenzio di un trauma represso) e Winter (ritorno alla fatata innocenza dell’infanzia). di più
Current 93 -Of Ruine Or Some Blazing Starre
Pietra miliare del dark folk inglese, questo lungo e tortuoso concept è il culmine della ricerca spirituale del poliedrico David Tibet, che arriva a superare il concetto di morte e rinnegare il falso mondo terreno verso una nuova rivelazione di Cristo (“This Shining Shining World”). Musicalmente è anche l’apice del loro mistico e visionario madrigalismo post industriale. di più
Genesis -Foxtrot
Il disco più rappresentativo dei Genesis con la G maiuscola: imponente, romantico, surreale. Tutti classici: la siderale apertura di Watcher of the skies; la meravigliosa semplicità di Time Table; la teatrale Get 'em out by Friday, intrisa di amara ironia; la perfetta mini suite Can utility and the Coastliners. Impallidiscono però di fronte alla geniale Supper’s Ready, viaggio paranormale dentro un Apocalisse in 9/8; uno dei brani rock più devastanti di sempre altro che death Metal... di più
Unsane
Il mio personalissimo concetto di ninna nanna. di più
Unsane
Il gruppo più odiato da Sfascia-carrozze e, normalmente, da chi ha un minimo di buon gusto in musica. di più
Kaos One -Fastidio
l'anima e il cuore del rap italiano! Cd meraviglioso tra i punti più alti di tutta la scena italiana oramai decaduta, ma che negli anni 90 produceva capolavori continui nel genere di più
Youth Lagoon -"The Year of Hibernation"
un bel dischetto artigianale fatto in casa che ha fatto impazzire diversi critici. Non un capolavoro ma semplicemente un bel disco, sincero e commovente, con ottime canzoni pop, insomma di questi tempi un'oasi nel deserto di più
System Of A Down -Toxicity
la maggior parte dei giovani che nel 2001 era adolescente e che non sia vissuta su marte, conosce bene quest'album e sicuramente ha almeno una canzone che gli è rimasta nel cuore. Album fresco che portò per un breve tempo linfa vitale nel rock-metal e sorprese un pò tutti. Io naturalmente faccio parte della gran massa di adolescenti di quel periodo che ascoltavano e si emozionavano con "toxicity" di più