Mark Knopfler
La classe non è acqua (H₂O).🎸🎸🎸🎸🎸 di più
Alan Sorrenti
Poi non bisogna bestemmiare, Dio...sto qua ha fatto un capolavoro come Aria e dischi ottimi come Vecchio Censiere e Alan Sorrenti, dopo Figli delle stelle e compagnia minchiona...MA CRISTO SANTO CHE GLI E' CADUTA UNA TEGOLA IN TESTA!? DAVVERO, NON CAPISCO COME CAZZO HA FATTO A RITROVARSI NELLO SFINTERE MUSICALE, DAVVERO...BOH di più
Prozac+
Gli alfieri del punk italiano di più
Claudio Baglioni -Strada Facendo
Il primo disco della maturità Baglioniana, si discosta parecchio dai precedenti; Claudio finalmente si rinnova e riesce a distaccarsi dalle sue tipiche canzonette tagliavene (con la quale, purtroppo, è ancora oggi ricordato). “Notti”, “Ragazze dell’est” e “Fotografie” i pezzi più riusciti. di più
Enzo Carella -Se Non Cantassi Sarei Nessuno
Non mi dilungo troppo dato che ne sto scrivendo una rece proprio in questo momento. Un concept album costruito in maniera ottima e particolare, formando l'episodio migliore della seconda parte della discografia di Carella. Pezzi come Odissea, Cara al cuore, Capebomma o Partire fanno mangiare la polvere a molti altri colleghi più giovani. Contando poi My baby is back e La miseria, commoventi se ci si è ritrovati soli in mare come un novello Ulisse di più
Pino Scotto
Personaggio nei limiti dell'imbarazzante, se gli venissero tolte dal vocabolario le parole "coglione" e "pezzo di merda" rimarrebbe muto, si finge un grande esperto di musica e gli unici suoi commenti su artisti sono "un grande" o "una merda", sfotte la musica commerciale e va a suonare con J-Ax, e chi glielo fa notare si becca -ovviamente- dei sacrosanti insulti conditi con "tu non conosci ax, è un grande!". In poche parole: un coglione. di più
Rinnegato
RINNEGATO, SEI UN RINNEGATO! NON TI CONOSCIAMO PIU di più
pino daniele -il mio nome è pino daniele e vivo qui
beh dai... vista l’inqualificabile merda che ha caratterizzato gli altri dischi del recente passato, questo non è neanche male... dai un 6 stiracchiato ci può stare. di più
Pino Daniele
monumentale dal 1977 al 1984.
dignitosissimo dal 1985 al 1987.
dignitoso dal 1988 al 1991, ma già si intuiva che qualcosa stava cambiando.
poi da che fiiiiica in poi il nulla. di più
Rumatera
I tosi de campagna morti de figa pì famosi al mondo!! Col loro punk rock californiano e i loro testi quasi sol che in veneto i spaca fora tutto ovunque i và.
Semo ignoranti, ma ghemo anca difeti di più
R. Rucker -Le formiche nel computer
Lo storico n° 1 della Collana Cyberpunk (Fanucci Editore Phoenix). di più
U2
Dei santarelloni che, ahimè, sbagliano poco o niente, hanno un chitarrista fantastico e un frontman incredibile.
E forse è questo il motivo della mia invidia di più
Edoardo Bennato -I Buoni e i Cattivi
Vera e propria arte folkloristica, 11 brani da capogiro. Comincerei citando l'intero lato B, composto da 5 brani capolavoro: In fila per tre, Uno buono, Tira campare (questa davvero meravigliosa), Arrivano i buoni e la decisiva Salviamo il salvabile. Come non citare poi Bravi ragazzi, che riascoltata in tempi di lockdown ti rendi conto quanto possa essere attuale, o anche le invettive di La bandiera e Ma che bella città. Ah già, poi c'è Un giorno credi, già presente nell'esordio ma che nel disco viene riportata in un contesto diverso. I buoni e i cattivi è un'opera d'arte realistica, ironica e amara, 5 pieno di più
Antonello Venditti -Dalla pelle al cuore
comprato all’uscita, ascoltato solo ieri dopo anni e debbo dire che:
-trovato per il 60% tedioso, ma non è da catalogare come cagata colossale
-ho trovato almeno due pezzi all’altezza del miglior venditti, ovviamente “giuda” e “tradimento e perdono”, due eccellenti perle.
decisamente meglio dei precedenti, dai un (quasi) 3 stavolta lo si può regalare anche a ‘ntunello. di più
Edoardo Bennato -Se son rose fioriranno
tutto sommato dignitoso. il migliore (o meno peggio) dei novanta di più
Pino Daniele -Non Calpestare I Fiori Nel Deserto
“sai che mi piaci con quella gonna strettaaa/quel sorriso di plasticaaaa mentre fai la ginnasticaaaaa” VAFFANCULO di più
Pino Daniele -Mascalzone Latino
per pinuccio la strada è ormai segnata, ma qui ancora non lo si sapeva. il disco successivo aveva ancora una manciata di buone canzoni, poi... di più
Mike Oldfield -Tubular Bells
Il celeberrimo esordio solista di Michele Campovecchio, in realtà allora Campogiovane, in quanto giovanissimo e talentuoso musicista appena 19enne quando concepì, compose e registrò questa ambiziosissima opera prima, ma già nel "giro" da diversi anni, cresciuto sotto l'ala protettrice di "tal" Kevin Ayers, nella cui band, a 16-17 anni, Michelino era già chitarra solista. Roba da niente, insomma. Il giovane genietto di Ayers decide poi di mettersi in proprio, a 19 anni, con un disco che è un'unica composizione di una cinquantina di minuti divisa in due parti e nella quale Michelino fa tutto da solo. Ma proprio tutto, o quasi. Oltre alla chitarra (con la quale si sbizzarrisce, fino a farla cornamusare nella parte II) suona lui stesso una quindicina di strumenti, fa tutto lui, in una prova di abilità polistrumentistica che pure Stevie Wonder ha esclamato "Eh la Madonna!" con la voce di Pozzetto. Infine cesella il tutto con un lavoro eccezionale di montaggio in studio. Sul contenuto che cazzo devo dire, lo conosciamo tutti, è bellissimo. Ovviamente è il disco più celebrato, sputtanato e anche sfruttato di Campovecchio, anche da lui stesso, visto che ci fa fatto la versione orchestrale, il capitolo II ("La Vendetta"), II-e-mezzo, III, "Tubular Bells va in città" "Tubular Bells d'Arabia" "Tubular Bells contro Maciste" e "Tubular Bells e la banda degli onesti". Anche basta Michè, dai. di più
Enzo Carella -Ahoh yé nanà
Recuperato recentemente. Un album su livelli decisamente buoni, forse quello più azzardato e che non lascia punti di riferimento all'ascoltatore se non le canzoni. Non c'è il singolone ne la ballata, solo un agglomerato di generi e stili a cui bisogna dedicare tanto tempo. Citerei Oggi non è domani, pezzo meraviglioso e a tratti geniale, Lavorare no che altro non è che uno scazzo poetico di 3 minuti, la conclusiva e particolare La canzone su di me, la più orecchiabile ma non per questo meno bella Banalità, le belle metafore di Bagnino insomma c'è veramente tanta carne al fuoco. Pure troppa. Tra il 3 e il 4, ma metterei 3 perchè il 4 spetta solo al precedente di più