Pink Floyd -Animals
Il mio preferito. di più
883 -Nord Sud Ovest Est
"Dureranno una sola estate", sentenziavano i soloni di sventura. Il secondo album degli 883, invece, vende due milioni di copie e contiene tutti i classici della band ("Sei un mito"; "Come mai"; "Rotta X casa di Dio"; "Nella notte"). Pop plastificato, certo, ma (molto) molto divertente. di più
Tiromancino -La Descrizione di un Attimo
Pop leggerissimo (quasi evanescente) che però, a sorpresa, funziona come un congegno ad orologeria: "Due destini" e la title-track vanno fortissimo in radio e, di conseguenza, vendono a pacchi. A Sanremo con "Strade" non sfigurano: bene, bravi, bis. di più
Fiorella Mannoia -Canzoni nel tempo
Corposo "greatest hits" (33 canzoni) con l'aggiunta di due cover ("Io che amo solo te" e "Dio è morto"): sembra che non abbia più voglia di proporre nulla di nuovo e, in difesa, volge lo sguardo al passato (suo e di altri). di più
Antonello Venditti - Francesco De Gregori -Theorius Campus
I due migliori talenti del Folk Studio esordiscono con un album scarno nel suono, meno nei contenuti. A prevalere, a sorpresa, è Venditti, grazie a due caposaldi della propria discografia: "Roma capoccia" e "Sora Rosa". De Gregori appare più sfumato, quasi timido. di più
Irene Grandi -Hits
Greatest Hits piuttosto corposo (2 CD) più il fortunatissimo inedito "Bruci la città" (con citazione degli Smiths). di più
Renato Zero -Tregua
Smessi lustrini e pailettes prova a riciclarsi come cantautore tout court con un doppio LP lunghissimo e, stringi stringi, noiosissimo. "Amico" lo fa volare in classifica, il resto (compresa la terribile "Onda gay") è puro orpello. In fase (molto) calante. di più
Luca Carboni -LU*CA
Stante il record di vendite (e dunque ha ragione lui), è un disco terribile, deludente nei contenuti e nel suono (ormai fin troppo consunto). Il singolo è "Mi ami davvero": banalità da cioccolatino Perugina e sdilinquimenti amorosi adolescenziali non degni di un (quasi) quarantenne. di più
Antonello Venditti -Prendilo tu questo frutto amaro
Un disco tremendo, brutta copia (anche nella copertina) del non già eccelso precedente. Dalla title-track caciarona e populista allo sdilinquimento di "Vento selvaggio" nulla sembra salvarsi dal baratro in cui Venditti dovrebbe finire: lo dice lui, "Tutti all'inferno". di più
Ligabue -Sopravvissuti e Sopravviventi
A sorpresa cambia stile e sound: il rock springsteeniano degli esordi cede il passo un hard-rock più sincopato ma molto meno efficace e convincente. Passa alla storia solo "Ho messo via", ballatona languida e (fin troppo) piaciona. Il resto è trascurabile. di più
Claudio Baglioni -Strada Facendo
Divo a tutti gli effetti (piace alle mamme e alle, di loro, figlie) lascia l'Italia e se ne va a Londra alla corte di Geoff Westley. Ne risulta un album piacevole, piacione, a tratti sorprendente (il timido rock di "Via") ma, sotto sotto, evanescente. Ma è record di vendite. di più