Breathe on Me
lanonninahot69

lanonninahot69: Breathe on Me Traccia 04 in Breathe on Me Album - 17 novembre 2003

molto bella di più
Showdown
lanonninahot69

lanonninahot69: Showdown Traccia 03 in Showdown Album - 17 novembre 2003

bellissima di più
(I Got That) Boom Boom
ok di più
Me Against the Music
bella se non fosseper madonna che ha rovinato tutto di più
Lollipop
loLlipop best RAGAZZE group! di più
Suorah -We Used to
Bellsuma!111!!!! Best Sold Out duemiliaventidue!!! il lento crea una atmosfera INCREDIBLE da urlo, perfetta per le scopate lente con mio marito col cazzo moscio.........Quando ha sentito questa canzone gli si è ALZATO!!!!!!!! di più
Woody Allen
Mi sono visionato un po' di film suoi, e che ve devo dì, forse tra i 5 più grandi registi di sempre? Anche solo per aver pensato Zelig? di più
Suorah
1 Artista Paxeska!11!1!1!11!1! di più
Suorah
artista + creativa e talentuosa di questo millennio di più
Suorah -Into Me
Album ha qui tengo molto di più
The Dick Dastardly's
5 ragazzi punk'n'roll, da Borgo Massano (PU), glorificano il genere e sono in continua evoluzione. I The DD's si affidano a brevi song in cui è concentrato un altissimo potere scardinante e propulsivo, che guida entro una intensa esperienze uditiva e fisica. di più
The Smile
Non bastavano i Radiohead a farci cacare a spruzzo. Con questa nuova formazione la diarrea non ha più limiti di più
Idles
Ennesimo gruppo nel calderone post/punk del nuovo millennio. Dischi mediocri con copia e incolla di più
Lesley Duncan -Sing Children Sing
Disco molto carino, ma nulla di particolarmente eccezionale; è il primo disco di questa cantautrice "lanciata" da Elton John e Bernie Taupin, lei era una delle coriste nei dischi '70-'71 di EJ e lui lasciò spazio e cantò (con lei come seconda voce) la sua "Love Song" su "Tumbleweed Connection". All'epoca moglie di Jimmy Horowitz, che produce e arrangia il disco ed è co-autore di alcune canzoni, Duncan realizza un dischetto di ballad melodiche di tipicissimo cantautorato "pop-folk", alcune canzoni hanno delle belle melodie senza dubbio, nel complesso è abbastanza ripetitivo ma di sicuro piacevole, naturalmente qui c'è il suo unico "classico", la "Love Song" stavolta cantata da lei stessa; non è un disco che si eleva dal mucchio, ma certo le canzoni sono ottimamente suonate e Duncan in questo è aiutata molto dal fior fior di session-man che la spalleggiano: il "mentore" Elton John accompagna al pianoforte e porta con se i musicisti che stavano registrando con lui "Madman Across The Water": uno dei cinque lati del Pentacolo Terry Cox alla batteria, Chris "il prezzemolo sta bene ovunque" Spedding ad arpeggiare chitarre acustiche e Ray Cooper al tamburello, più Horowitz all'organo e David Katz che si occupa delle parti orchestrali. Ballad non di incredibile bellezza, anzi un po' monotone, ma nel complesso un buon disco, nella media. di più
Mark Tremonti Sings Frank Sinatra
Musicista, produttore, autore e vincitore di un GRAMMY Award, Mark Tremonti è membro fondatore delle band hard rock Alter Bridge, Creed e del Tremonti Project. Questo è il suo progetto più ambizioso e impegnativo fino ad oggi, in collaborazione con la National Down Syndrome Society (NDSS), alla quale sono devoluti tutti i proventi provenienti dalla pubblicazione dell'album, realizzato con Mike Smith e i rimanenti elementi della band di Frank Sinatra. di più
Nick Drake
Fratello di Gabrielle Lake.
A modo loro, con qualitá diverse, due splendidi esseri umani.
Posso solo immaginare l'orgoglio dei genitori. di più
Village People
Hanno fatto ballare, se non altro. di più
Gracious -Gracious!
Bell'opera prima dei Gracious, validissima band di quella ricca "esplosione progressiva" avvenuta a cavallo tra fine '60 e primi '70, ahiloro uno dei molti gruppi che non riuscirono a sfondare, rimanendo relegati al "sottobosco di culto" del genere e sciogliendosi dopo due dischi. Erano molto bravi però, i Gracious, e si sente anche in questo esordio che pure è, comprensibilmente, un po' acerbo in alcuni punti. I 5 brani sono tutti belli, buon inizio con "Introduction" (che mostra bene come i Gracious restino ancorati anche a radici pop-rock-blues dei sixties, anche giustamente, mescolandole con il "nuovo" pop sinfonico-prog) non male i 16 minuti della conclusiva "The Dream" (stilisticamente vale lo stesso discorso di prima, chitarre sferraglianti, tastiere più "eleganti", soli chitarristici "rock/blues" e citazioni classiche- Beethoven- che ci stanno sempre bene). A proposito di infatuazioni classiche (tipiche di certo prog) c'è l'intera classicheggiante "Fugue in D Minor" che è deliziosa. Ottime anche le "duali" "Heaven" (con la stupenda introduzione al mellotron, utilizzato dopo esser stati fulminati dai soliti King Crimson e bellissime parti di chitarra) e "Hell" (più sperimentale, dai riff cupi di chitarra e l'uso nervoso di piano e harpsichord e altri intermezzi messi lì forse anche troppo a cazzo di cane). di più
Rush -Fly By Night
Be, meglio rispetto all'esordio, anche se non mi fa impazzire. Di importante ha che il trio vero e proprio dei Rush nasce qui, con l'arrivo di Neil Peart alla batteria e che prende subito possesso del reparto testi, cominciando a creare quei micromondi fantasy-fantascientifici che caratterizzeranno le visioni della band negli anni a seguire; ovviamente, poi, la differenza tra il drumming di Peart con quello del precedente batterista è la stessa che passa tra il ciambellone della nonna e biscotto stantio finito sotto al divano nel 1987, circa. Non impazzisco per il loro "power-rock" di questo primo periodo, tanto pompato, urlato (dalla stridulità di quel gran bassista di Geddy che in quanto a voce...) e tamarrone, che tanto influenzerà molto per me pessimo "hard" a venire, anche se un paio di pezzi sono divertenti; però cominciano ad esserci cose più interessanti in questo disco, "By-Tor" è il primo brano con struttura più complessa e cambi di ritmo e atmosfera e apre al loro poi tipico "hard-prog" o "power-prog" mentre "Rivendell" introduce il loro lato più bucolico e pastoraleggiante, delicatissima ballad acustica con testo sognante da atmosfera fantasy, valorizzato da una bella melodia. Questo è il disco in cui si comincia a delineare nei Rush uno stile più definito e personale. di più
Miles Davis
…the “Sorcerer”… the “Prince of darkness”… di più