Francesco Guccini -L'ultima Thule
Alla fine di un lungo viaggio, la nave svanisce e ne scompare financo il ricordo. L'ultimo lavoro di Guccini lascia il segno, ed è il suo album migliore da molti anni in qua: la title-track, arabeggiante, funziona a meraviglia, così come la quarta canzone di notte (definitiva, imperiosa). Le amare dolcezze de "L'ultima volta" tratteggiano un artista esistenzialista e fatalista come nessuno in Italia, ma sorprende soprattutto l'excursus vagamente felliniano de "Gli artisti". Buon viaggio, Maestrone. di più
Roberto Vecchioni -Blumùn
Il Vecchioni fine anni '80 e, tout court, anni '90 credo sia il migliore (fors'anche di più di quello, ad oggi indigeribile, degli anni '70). "Blumùn" è una carezza che non smette mai di emozionarmi: dalla title-track a "Euridice", dal divertimento pecoreccio, ma di classe, de "Saggio di danza classica e moderna" alle emozioni, invero mai trattenute, de "Il mago della pioggia". Nel finale s'ingolfa (gli ultimi due brani sono mediocri), ma è un disco da cui continuerò a farmi affascinare. di più
Baustelle -La malavita
Dopo due album di nicchia, firmano con la Warner, vengono subissati di fischi dai fans della prima ora, ma stravendono, e dunque chapeau. L'album, musicalmente accattivante e narrativamente sorprendente, è una sorta di omaggio al cinema italiano poliziottesco anni '70, con i suoi toni e i suoi umori. Bianconi è in stato di grazia, e in tutta Italia rimbalzano canzoni non facili come "La guerra è finita", "Un romantico a Milano", "Il corvo Joe". Brani da mandarsi a memoria come "Sergio", "A vita bassa", "Il nulla" profumano di Smiths, come non si vedeva da (troppo) tempo nel Belpaese. di più
Francesco Guccini -Metropolis
Il lento morire delle città si interseca col lento perire dell'uomo che le popola: un disco a tratti magnifico, sontuoso ("Bisanzio"), ironico ("Bologna"), narrativamente coinvolgente ("Antenor"), da pelle d'oca ("Lager"), da piangere ("Venezia"). Con qualche brano in odor di riempitivo, ma c'è abbastanza polpa e molta, molta ciccia. di più
Giorgio Gaber -Io non mi sento italiano
Uscito postumo l'ultimo lavoro di Gaber (voce affaticata, invecchiata, sofferente) pare un lascìto artistico e spirituale, quasi un testamento. La conclusiva "Se ci fosse un uomo" è l'ultima speranza possibile: una civiltà nuova che soppianti questo nostro mondo inesorabilmente malato. La speranza, però, è anche "Non insegnate ai bambini", più alcuni brani del passato riproposti in chiave moderna. L'ironia è assicurata ("Il corrotto") ma il tono è, ça va sans dire, funereo. di più
Luca Carboni -Luca Carboni
Un disco bellissimo, figlio della sua epoca e di una generazione inquieta che Carboni delineò con raffinatezza e bel gusto pop. Canzoni come "La voglia di vivere", "Vieni a vivere con me", "Farfallina", "Silvia lo sai" passeranno alla storia, mentre episodi, apparentemente più deboli, come "Lungomare" o "Caro Gesù" sono segni di una definitiva maturazione, non solo musicale. di più
Circulation of Events
Uno dei primi brani dove compare una linea sequenziata. di più
Tiziano Ferro -Alla Mia Età
Terzo lavoro dell'artista di Latina, primo non prodotto dalla coppia Salerno/Maionchi. Già il precedente album ("Nessuno è solo") suonava come un passo indietro rispetto all'r&b che contraddistingueva i primi due album (la produzione di Canova aiutò molto), questo è una lagna imbevibile in cui il nostro ci racconta, in musica, tutti i suoi drammini e drammoni esistenziali quasi come se il pubblico fosse il proprio psichiatra. C'é Fossati ("Indietro"), c'è Battiato ("Il tempo stesso") ma c'è (molta) poca sostanza, a salvarsi solo la curiosa "La traversata dell'estate" e il singolone "Il regalo più grande". Poca roba, Mr. Ferro. di più
Marlene Kuntz -Catartica
Uno dei più belli dischi italiani degli anni 90. Il miglior esordio di sicuro. di più
The Cult -Love
Capolavoro anni 80. di più
Castrivenian
Nata nel 2024 in Brasile, Castrivenian si è fatta notare fin da subito per il suo black metal grezzo e atmosferico, intriso di tematiche vampiresche, licantropiche e misantropiche . Il loro primo album full‑length, "Reborn from the Ashes", è uscito il 6 luglio 2025 via Onlyhate Propaganda in edizione super-limitata (solo 10 copie CD‑R). di più
Fabrizio De André -Anime Salve
Per dire, è il più bello di De André dopo "Creuza de ma"? Voto sì. di più