Tom Waits -Foreign Affairs
Essendo schiacciato tra due dischi che reputo i due migliori del Waits prima maniera (pre-Trombonepescespada insomma) a volte ci si dimentica forse, e ci sono cascato io stesso, quanto sia bello "Foreign Affairs"; anzi, probabilmente è il disco nel quale Waits esprime più esplicitamente, fino a quel momento, tutto il carico di ispirazioni e bagaglio culturale che si portava dietro da una vita e nelle sue canzoni: l'amore per gli autori e le figure della letteratura Beat, che sempre riecheggiano nel suo scrivere testi, le vecchie canzoni popolari di varia estrazione, i vecchi film crime-noir in bianco e nero ("Potter's Field" con arrangiamenti e musiche di Bob Alcivar, è un talking-recitato che più che mai ci trasporta in uno di questi vecchi film, con un testo che si fa letteratura noir, un piccolo capolavoro anche da leggersi mentre lo si ascolta); poi, lo si chiama "minore", ma anche qui a Waits, che alleggerisce la sua voce da orco rispetto ai toni di "Small Change", per un disco più elegante e raffinato del precedente, basta pochissimo per creare capolavori: una marca da schiuma da barba diventa un sogno infranto d'evasione verso una città che non verrà mai raggiunta, una dolce ninnananna diventa un brindisi spezzacuore alle memorie e ai ricordi; poi chicche come l'elegante duetto (altra novità) con Bette Midler. Essere schiacciato tra due capolavori non impedisce a "Foreign Affairs" di essere un disco molto, molto bello. di più
Raffaello
0. Gigi D'Alessio in confronto è Pino Daniele! di più
Stephan Micus -Implosions
Capolavoro secondo di me. di più
Osanna
Un Osanna agli Osanna, Palepoli su tutti, ma da conoscere almeno fino a Suddance. di più
Jay
nicpagano3000

nicpagano3000: Jay Traccia 01 in Jay N/A - 4 gennaio 1974

Un arabesco delicato e raffinatissimo. Due minuti e quarantacinque di assoluto virtuosismo vocale. di più
Little Simz
A mio avviso, tralasciando Lauryn Hill, Simbi, nonostante la giovane età, può essere considerata la più grande rapper di sempre.
La sua musica fonde l'Hip Hop (con profondi richiami old school) di impostazione orchestrale col Neo-Soul, l'Afrobeat di scuola Kuti al Jazz, l'R&B a sprazzi di Trap ed Elettronica.
Coi suoi capolavori (in particolare "Sometimes I Might Be Introvert") ha regalato al genere una ventata di aria fresca, modernità, classe e profonda verità.
Che dire poi delle sue performance live... Un autentico animale da palcoscenico!
Energia, tempra, carattere, personalità.
DEA. di più
Timo Tolkki
Chitarrista non necessariamente annoverabili tra gli innovatori, ma dotato di una discreta tecnica in ambito power/neoclassico e di un orientamento compositivo che, abbinato alle doti di validi compagni di band, ha prodotto alcuni buoni dischi di genere specialmente negli anni ‘90. Come accade a moltissimi musicisti di area heavy metal è rimasto sempre dentro certi confini per cui se piace piace e se non piace difficilmente ci si ricrederà.
Quanti artisti hard n heavy sono tacciabili di immobilismo stilistico? Many too many.. di più
Non ti riconosco più
E' come dovrebbe essere una canzone romantica, melodica ma non scontata... di più
Budka Suflera -Cien wielkiej góry
Albu
Ottimo album d'esordio di questa Band Polacca dei 70s di più
Budka Suflera -Przechodniem bylem miedzy wami
Band molto ben apprezzata in Germany e Poland ottimo Sound 70s di più
Niccolò Fabi -Meno per meno
Una ciambella col buco perfetto... di più
Marvin Pontiac
Tra gli U.S.A e l'Africa si irradia questo mix di sonorità Blues, Jazz e Rock ad opera dell'immaginario "Marvin Pontiac", nato nel 1932 da madre ebrea (di New York) e padre africano (Mali) e morto, investito da un bus, nel 1977.
Dietro questo progetto fittizio articolato a regola d'arte, a onor del vero, si cela quel geniaccio di John Lurie: attore, pittore e soprattutto celebre musicista, fondatore e leader dei "The Lounge Lizards" (1979).
Con la sua voce profonda, sporca e dal color nero pece, il burattinaio Lurie (tra marimbe, sassofoni, shekere e tromboni) disegna le trame di un vivido affresco dei desolati e notturni vicoli newyorkesi, dei malfamati bar di quartiere inondati dal whisky e, parallelamente, dell'ancestrale Madre Terra Africa.
Un capolavoro! di più
Woody Allen -Everything You Always Wanted to Know About Sex* (*But Were Afraid to Ask)
Non tutto tutto quello che avrei voluto sapere sul sesso ma non ho mai osato chiedere, ma consigliato per quelli che vogliono sapere sul sesso ma non hanno mai osato chiedere di più
Erykah Badu
Difficile esprimere in poche righe il mio immenso e sconfinato amore nei confronti della mia artista preferita, pertanto mi limiterò a fornire ai più delle suggestive ma efficaci coordinate orientative.
Erykah Badu è senza dubbio la più importante artista Black degli anni '90, la più audace ed eclettica sacerdotessa portatrice dei vessilli del Neo-Soul.
La sua musica è un mix esplosivo di Soul, Jazz, Hip Hop e Funk con qualche spruzzatina di Reggae e Trip Hop.
Il suo sguardo al passato (Billie Holiday, Nina Simone, Stevie Wonder, Chaka Khan) non smette mai di essere orientato al futuro, alla sperimentazione e all'innovazione.
Brividi e vibrazioni dell'anima che non accennano a venir meno ad ogni ennesimo riascolto.
N.1 Assoluta❤. di più
Annabel Lee
Lo struggente e malinconico repertorio Jazz da Night-Club incontra oniricamente la dolcezza suggestiva del Contemporary Folk.
In camere polverose dal sapore antico si rievocano alla memoria Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nina Simone, Sara Vaughn e persino Beth Gibbons.
Dark Jazz, Contemporary Folk, Soul & Ambient.
Deificazione. di più
Micah P. Hinson
Immenso artista dotato di una grandissima sensibilità, profonda poesia e sentita passione.
Voce magnifica, anima bellissima. di più
Premiata Forneria Marconi
Hanno sempre pagato a mio avviso il fatto di non avere mai avuto un cantante. Anche io preferisco altri gruppi italiani anche meno famosi. di più
Annabel (lee)
Lo struggente e malinconico repertorio Jazz da Night-Club incontra oniricamente la dolcezza suggestiva del Contemporary Folk.
In camere polverose dal sapore antico si rievocano alla memoria Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nina Simone, Sara Vaughn e persino Beth Gibbons.
Dark Jazz, Contemporary Folk, Soul & Ambient.
Deificazione. di più
Joe Henry
Tra i cantautori più delicati, passionali e personali che abbia mai sentito.
Uno spirito nostalgico immerso in fumose e cupe atmosfere Jazz, Rock e Blues.
Un poeta. di più