Il primo singolo di Diego Nasetti, giovane musicista indipendente, ha davvero molto da raccontare. La prima traccia, "Interference", apre il singolo con strambi motivetti ripetuti in modo ipnotico e intonati da una chitarra il cui suono scricchiolante e tremolante sembra quasi vetrificato da fredde radiazioni. Il tutto procede immerso in un'atmosfera lugubre e funerea fino a quando non irrompe improvvisamente con intensità inaudita una glaciale deviazione acustica nello stile di John Fahey, che prosegue fino alla fine del pezzo. La seconda traccia, "Corrosion", si apre invece con tetre campane che risuonano sopra un martellante rumore elettronico, da cui emerge, anche in questo caso, la parte acustica. Il finale è forse il momento più evocativo: la chitarra diventa più meditativa, mentre i rumori si fanno sempre più violenti, fino a cessare. Consiglio vivamente di ascoltare questo fantastico singolo, ho trovato la musica in esso contenuta veramente interessante!
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