Le incisioni di "Groovin' High" sono realizzate tra il 1945 ed il 1946 e molti di queste rappresentano i primi esempi ufficiali del be-bop, il nuovo stile che condizionò in modo decisivo le basi del jazz moderno.
Sono le jam-session dei fumosi locali di Harem, nei primi anni ‘40, nelle quali Gillespie, Charlie Parker il pianista Monk e il chitarrista Charlie Christian (padre spirituale di Wes Montgomery) spaziavano alla ricerca di nuovi orizzonti musicali. Purtroppo queste session non furono mai incise.
Nel 1945 la padronanza del trombettista Dizzy era all'apice e lo si poteva appurare dalla perfezione e dall'energia degli assoli. Composizioni come "Groovin' High", dallo spirito gioioso e immortale (un capolavoro assoluto, impossibile non conoscerla), "Salt Peanuts" (dirompente, che si rifà a Gerschwin) e "Hot House" sono un chiaro esempio di procedimento "boppers". Non va dimenticato che nelle incisioni di "Groovin' High" è spesso presente l'altro grande boppers Charlie Parker, anch'egli maestro negli assoli ed in perfetta sintonia con Dizzy.
Significativo l'assolo di "Oop Bop Sh'Bam" dove l'assolo è indicativo e le vocalizzazioni onomatopeiche (alquanto grottesche) di Dizzy appaiono quasi deliranti. In più osservate il curioso titolo il cui significato è vicino a suoni voodoo o da stregoneria. Questo per farvi notare che il jazz affonda le radici in attività oscure, magiche, segrete e pseudo rituali, nere come la notte e dai significati sconosciuti ed indecifrabili. "Things To Come" è di una apocalittica violenza ed è un'emblema del potenziale di Gillespie, dove si forma uno strato ideale per spiegare tutta la dirompenza del trombettista. Come non citare lo standard immortale "All The Thing You Are" di una romantica, impressionante e struggente attualità. Delirante, veloce e rumorosa "Things To Come", con un Dizzy funambolo. 13 brani eccellenti, dove i due maestri intrecciano vertiginose salite verso l'acuto e i fasci di note del trombettista si arrampicano sugli strazianti fraseggi del sax.
Ma c'è di più. Nel lavoro si trovano incisioni con formazioni piccole o big band, dove non mancano vibrafonista, pianista e contrabbassista. Da ricordare il batterista Kenny Clarke.
Dizzy ha sempre trasmesso un'allegria ed una vitalità in lui fortemente radicate. Perciò non abbiate timore di approcciarvi a questi suoni. Sono più freschi di quanto possiate immaginare. In un'epoca così fertile di invenzioni, la musica di Gillespie rappresenta una celebrazione del virtuosismo che però rimane incastonato nelle regole stabilite.
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