Non so per quale motivo, ma ascoltando "Portraits" dei torinesi Drawing Memories ho come la netta sensazione di avere a che fare con una proposta sulla stessa linea d'onda di quanto fatto dagli Hopes Die Last. Saranno le voci (che si scontrano faccia a faccia tra screamo, growl e melodico), sarà la struttura core oriented delle canzoni ma sinceramente ho questo punto fisso che mi gira in testa ascoltandolo. Non prendetela però come una critica ragazzi, i cinque brani di questo EP sono infatti di buona fattura, risultando a tratti persino sorprendenti attraverso alcune scelte inusuali adotatte. Ma come spesso succede il limite in produzioni come questa è sempre lo stesso: il trovarsi in uno scenario che non offre al momento nessuna innovazione artistica, con un numero infinito di bands che si affrontano agguerrite per un posto al sole che in realtà non c'è più da tempo. Spero di sbagliarmi ma di sicuro in casi come questo la soluzione migliore rimane sempre la stessa: osare, a costo di risultare fuori luogo. Se ci si limita a essere una buona band alternative (come nel loro caso) i rimpianti alla lunga saranno molti. Meglio quindi partire da alcune cose interessanti, come l'ottima titletrack (dal gusto molto post in chiave sonora) e dare al proprio progetto connotati stilistici interessanti. Buona la base di partenza, urge però un abbondante dose di coraggio.
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