Ultimamente il western sta sfornando dei buoni lavori, basta ricordare Costner con "Balla coi lupi" e "Terra di confine" oppure "La proposta" di John Hillcoat. Certo è molto difficile se non impossibile tornare ai fasti del cinema western americano degli anni sessanta/settanta ma d'altronde non ci si può ancorare al passato. E allora ecco che per caso mi sono ritrovato tra le mani questo piccolo grande gioello dal titolo "Appaloosa". Niente a che fare con il "The Appaloosa" di Marlon Brando, se non il genere: western. Sinceramente ne sentivo la mancanza: il ritorno a quel cinema che ha fatto scuola (principalmente grazie al nostrano Sergio Leone) è qualcosa che aspettavo da diverso tempo. Attenzione non ci troviamo di fronte ad un'opera epocale, ma certo questo film dona una ventata di freschezza all'ambiente "pistolero" che con il tempo è andato pian piano in rovina.
Il cast è composto da attori il cui nome dice tutto sulla loro bravura. La pellicola è incentrata infatti, su quattro personaggi principali:l'accoppiata sceriffo (Ed Harris) e vicesceriffo (Viggo Mortensen) e le due figure marginali che sono Renée Zellweger nel ruolo della donna che porta scompiglio e il "cattivo" di turno interpretato da un redivivo Jeremy Irons.
"Appaloosa" ha il suo punto forte nella semplicità. Dialoghi mai banali e splendidamente ironici nella ricerca da parte dello sceriffo del giusto termine in ogni situazione. Una regia alquanto essenziale: primi piani e straordinarie inquadrature paesaggistiche si alternano nella splendida location del New Mexico.
La sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Ed Harris e da Robert Knott è legata ai vecchi film western ma mescolata ad un'ironia sempre pungente e a momenti di pausa studiati e consoni al ritmo cadenzato della pellicola.
Inoltre il perno centrale del film, quello formato da Harris e Mortensen, è molto ben assortito. Entrambi hanno passato gran parte della loro vita ad aiutare le popolazioni dei villaggi della frontiera e ormai gli basta uno sguardo o una semplice parola per capirsi al volo. L'arrivo in città di Allie non riesce a scalfire il loro legame di amicizia che viene prima dell'amore, prima dei gradi di sceriffo e vicesceriffo. Il loro coraggio è bilanciato. Dove uno ha debolezze subentrano i pregi dell'altro.
Questo western del 2008 fa tornare alla mente i grandi capolavori del cinema americano che hanno fatto di questo genere qualcosa di inimitabile. C'è un ritorno a quell'atmosfera che si era persa quasi del tutto. Un ritorno all'amicizia indossulubile tra i due "buoni", il loro codice fatto di coraggio, giustizia ed onore. Un plauso al cast ed in particolare a Ed Harris che ha saputo dare nuova linfa al genere più amato di sempre. Appaloosa è un film fresco, ben diretto, ben recitato e con una colonna sonora adattissima. Non è un'opera cinematografica che farà gridare al capolavoro ma merita assolutamente una visione per la grande capacità di ricreare un'atmosfera che non si vedeva da tempo.
"Tu non sei meno bravo di loro per come spari, quanto sei veloce o quanto sei forte. Il tuo problema è che hai dei sentimenti."
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