Due CD! Tutta l'opera di Edgar Varèse. Per me la recensione potrebbe bella che essere finita. Chi é Varèse? Beh a chi segue la musica sotto il profilo musicologico oltre che di piacere, il nome non é nuovo anzi... per chi ne fruisce (la musica intendo) a livello di puro intrattenimento, forse non dice molto.

Varése! Su una qualsiasi enciclopedia musicale o ricerca informatica, si aprirebbe un mondo intero su questo eccelso e geniale compositore francese (Parigi 1883) ma americano d'adozione (New York 1965). Certo non spetta me, ultimo arrivato, a lodarne la magnificenza e l'intuito della sua ricerca sperimentale, con l'ausilio di strumenti non propriamente canonici per un ensemble orchestrale sinfonico. Rumorismo? Cocretismo? Minimalismo? No, Varèse é un compositore a 360°, un compositore che rifugge da ogni etichetta ed inscatolamento, Varèse é colui che ha stravolto prima di ogni altro la forma compositiva, cercando di conquistare sonorità inedite e nuove, prescindendo da schemi formali o da qualsiasi discorso musicale già vigente. Padre della musica contemporanea, allievo d'Indy, compie una rivoluzione musicale paragonabile (musica contemporanea ripeto), solo a quella di Schomberg. Le sue opere "Tuning Up" o "Amerique" per orchestra e sirena, sono un esempio di perfetto connubio tra elementi inconsueti e strumenti classici, che sottolineano l'assottigliamento tra rumore e musica, tutte opere degli anni '20.

Primo ad inserire elementi percussivi ed elettronici (primo nell'uso dell'elettricità come possibile elemento di suono, con le onde Mertenot), "Poème Electronique", "Density 21. 5" e "Déserts", sono tra le opere più riuscite del compositore che ha ispirato praticamente tutta la musica di questo fine millennio, da Karlheinz Stockhausen a Frank Zappa (con tutto quello che c'è in mezzo). Emozioni? Sensazioni? Cosa dovrei dire, quello che mi ispira? Signori, non é musica contemplativa, questo é un "Suono Organizzato" (sua opera letteraria che descrive il suo linguaggio musicale compositivo), Lui é un compositore che merita un ascolto attento, magari distillato nel tempo, un ascolto per una conoscenza musicale dal profilo altamente culturale. Poteva essere Boulez (grandissimo conoscitore non che allievo di Varèse) a dirigere e interpretarne lo spirito dell'intero lavoro, invece è affidato a Riccardo Chailly, con la Royal Concertgeborw Orchestra e l'Asko Ensemble, alternativa non male. Tutto in due CD!

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