Gli Hippies elettrici, che nome stupendo per una hardcore band!
Nella seconda metà degli anni '80, in Inghilterra, in mezzo alla morte al napalm, al terrore del rumore estremo (???), agli istinti deviati, al caos del regno unito c'erano pure gli hippies elettrici (ma anche gli stupidi, The Stupids, ma è un' altra storia). Gli Electro Hippies esistettero dall'85 all'89 e furono una band trasversale nel senso che non suonavano ne il nascituro grindcore/crust ne l'harcore inglese politicizzato più tipico ma una loro miscela di hc velocissimo e schizoide, rallentamenti cupi dove la voce si fà roca come nel crust e, di tanto in tanto ma senza mai esagerare, non si negavano qualche sprazzo un po' più melodico. Chiaro come il sole però che nel cd in questione, composto di 40 tracce (tutta o quasi la loro produzione più tracce dal vivo) sia la velocità esagerata la protagonista del muro sonoro dei nostri pazzi hippies thatcheriani.
In questa avventura che all'epoca fu definita speedcore non erano soli ma in compagnia di altre fantastiche (e misconosciute) bands come Heresy, Intense Degree, Mutant Dogs, Active Minds e un'altra manciata di gruppi, purtroppo o per fortuna, messi in ombra dai nascenti mostri sacri del grind/crust come Napalm Death, Carcass, Bolt Thrower, Extreme Noise Terror, Doom (di sicuro i più vicini ai nostri eroi in tutto)...
Per me questo cd antologico vale almeno gli ultimi 7 - 8 lavori dei Napalm, tutta la discografia dei Carcass a parte i primi 3, più o meno la stessa cosa per gli E.N.T. I Doom li salvo ben volentieri e non perchè siano più "puri", ma perchè, così, il tempo non li ha resi pacchiani. Da notare che nella formazione dei nostri eroi ha fatto parte anche quel facciarossa di Jeff Walker prima di formare le Carcasse.
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