Endless Pain... Kreator. Certe associazioni di idee ti vengono così, spotanee, se hai ascoltato qualche disco thrash oltre i soliti Big 4. In questo caso tuttavia siamo fuori strada. I bresciani EndlessPain (tutto attaccato), che suonano "extreme metal" dal 2001, come è scritto orgogliosamente nel booklet del cd, non sono più da collegare al gruppo di Mille Petrozza o alla scuola tedesca in generale. Già dal precedente e.p. si era registrata una piacevole svolta death, dovuta principalmente all'allora nuovo cantante. Ma in questo "Cronichles Of Death", uscito in primavera per la lungimirante Nadir Music (scuderia genovese che valorizza al massimo i talenti nostrani) si va veramente oltre.

Purissimo death metal. La copertina splatter parla chiaro, gli accenni ai Kreator e alla melodia sono pressochè nulli. Tutto il disco funziona alla grande, ed il merito principale è del nuovo batterista, un mostro capace di modellare le canzoni come gli pare, inserendo qua e là parti tecniche, veloci e insolite che arricchiscono notevolmente le composizioni. Il resto del gruppo non è da meno, l'esperienza maturata in dieci anni di onorata carriera underground si sente molto, il lavoro delle chitarre è dannatamente vario, va dai riffs pesanti e vicini al death/doom asphyxiante ("Dead End Nightmare") fino agli accorgimenti svedesi di "...In Cold Blood" e al suono marziale di scuola polacca di "Atrocity", ma ci sono anche riferimenti al metal americano moderno ("The Prophet"). "Slaughter For The Legacy" si rivela l'episodio più legato al passato del gruppo, come in maniera minore la subdola e malsana "Trepassing The Shores Of Evil". Il basso fortunatamente non è annegato nella violenza della produzione ed è vivo e pulsante nel suo lavoro di completamento. Infine la voce di Hate, una summa della musica estrema odierna, capace di urlare con odio -appunto...- i testi e non adagiarsi sugli allori risultando vario e coinvolgente. Molto più apprezzabile nei monenti death e pesanti che in quelli thrash -ricordiamolo, pochissimi- dove però riesce a regalarci cori facilmente memorizzabili come in "The Ascents Of Golgotha". Nella prima parte di tracklist ricorda un certo Mortuus dei Marduk per come riesce a modulare la voce ed essere espressivo. Menzione particolare per la possente e incredibile "Dead End Nightmare" in cui pertecipa anche Trevor dei Sadist alla voce, un pezzo a dir poco orrorifico che fa gelare il sangue nelle vene.

Di solito non sono particolarmente attratto dai testi, ma in questo caso faccio un'eccezione, dato che gli EndlessPain hanno intelligentemente dato un tocco di originalità alla propria opera trattando dei più efferati delitti avvenuti nell'ultimo quarto di secolo in Italia. Perchè fin quando si parla di demoni e zombie ti fai una risata, ma quando il metallo della morte è accompagnato da testimonianza dell'orrore concrete e soprattutto vicine a te... beh assume tutta un'altra valenza.

Spettrale. Uno dei dischi dell'anno.

Elenco e tracce

01   Chronicles Of Death (Intro) (00:00)

02   Death Comes Ripping (00:00)

03   Triple Murder (00:00)

04   The Ascents Of Golgotha (00:00)

05   Atrocity (00:00)

06   Trespassing The Shores Of Evil (00:00)

07   The Prophet (00:00)

08   Dead End Nightmare (00:00)

09   ... In Cold Blood (00:00)

10   Slaughter For The Legacy (00:00)

11   Memories Of The Monster (00:00)

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