Ho visto:"CENTO CHIODI" di Ermanno Olmi: un capolavoro assoluto!!!!!

Un affresco dolente e veritiero sulla decadenza dei nostri tempi... L' occidente ontolologicamente ha in se il tramonto... e un po tutti si mastica questa tristezza connessa allo svanire del sole, che turba e incupisce... E poi l'imbarbarimento di questo momento storico è così evidente.... che diventa ancorpiù spia di involuzione accentuata e spero reversibile... Un lavoro quello di Ermanno che mette in chiaro come stanno le cose, quasi subito, con una citazione -macigno del filosofo tedesco Karl Jaspers, messa in bocca e nei pensieri di Raz Degan: "OGNI COSA SPIRITUALE SI CONVERTE IN PROFITTO"... Raz si rivela un bravo attore, nonostante le riserve che si possono nutrire sul personaggio, in una prova ben riuscita e superata.... Il barbuto e cristoso Degan, nella parte di un professore di filosofia, si rende artefice di un misfatto.... Compra un paio di scatole di chiodi utrarobusti e devastanti e, con una messa in scena artistica, crocefigge gli antichi libri della biblioteca universitaria, vero gioiello e forziere del sapere.. Un "cupio dissolvi" che da il la alla sua fuga dalla civiltà acculturata, iper-organizzata ed efficiente, all'apparenza.......

Brillante e promettente luminare, il protagonista, abbandona la sua bmw sulle sponde del Po e butta nelle magre acque sottostanti, come un vero nuovo battesimo iniziatico, tutti gli orpelli del post-moderno. Occupa una fatiscente costruzione lungo l'argine del fiume..e va alla ricerca di un senso da dare alla sua vita..... Trattiene come cordone ombelicale una carta di credito e il pc; ormai è l'informatica che ci lega all'esistere come persone, null'altro... Nel bel camino che troneggia al centro del suo nuovo habitat , brucia il trattato che doveva accreditarlo nelle alte schiere dei pensatori moderni... Lento si trasmuta in faville, piccolo e simbolico rogo memore d'eresie più deflagranti, il suo "Pensiero Dinamico e Metodica" esercizio filosofico di sicuro successo... Autodafè salvifico e Liberatore dalle catene sovrastrutturali e accademiche... E qui appaiono i veri abitanti di questo borgo rurale che risponde al nome di Bagnolo S Vito che, riconoscendo la statura del personaggio,come apostoli gli si stringono attorno...Bellissime le facce di questi padani "nature" e se stessi recitanti, con fisiognomiche vagamente gucciniane. Tra feste rurali e amicizia... il tempo trascorre, mai invano...Ritorna in tutto il film col suo struggimento un leit-motif : "Non ti scordar di me"... Bucolico canto d'antan quando i propositi erano ingenui e semplici davvero.... Con le fisarmoniche "Soprani" o con 'armonica a bocca cromatica, è tutto un "Non ti scordar di me"....

In una di queste serate all'aperto, simil balere dehor, il motivo viene ripreso da una imbarcazione per turisti che scorre titanica dabbasso, di luminarie e bella gente carica... Tra il silenzio meravigliato degli astanti, Antonello Salis e la milesiana tromba di Paolo fresu svettano riconoscibili... Ma questa empirica idea Platonica del bello e semplice, secondo voi potrà durare? Anche negli angoli più riposti e isolati il" Leviatano" è in agguato.

Vi lascio solo immaginare come andrà a finire perchè QUESTA OPERETTA MORALE, QUESTO APOLOGO DI CELLULOIDE.. DOVETE ANDARLO A VEDERE!!! Mica vi può bastare intuirlo solo leggendolo? Vorrei segnalarvi un notevole scambio di battute. Il Degan Cristo, interrogato dal maresciallo dei Carabineri che indaga sull'attentato ai libri, gli chiede se è stato lui e si sente rispondere-"Si" ... Alla richiesta del perchè? La replica è: -"Era un obbligo Morale"-... e quando il sempre più meravigliato uomo in divisa gli suggerisce se fa parte di qualche gruppo eversivo...gli arriva un bel - "Si,ho militato nel corpo insegnante"...... Ebbè, ogni commento è superfluo!! Olmi è un vero maestro e il suo lavoro di artigiano del cinema, da i suoi frutti sempre... Peccato che abbia dichiarato che questo è il suo ultimo film.. Per tutti sarebbe una grave perdita!!!. Mentre la Pasqua incombe, trovate tempo per vederlo (in senso lato... è anche il momento giusto). Vi darà mille stimoli e motivi per riflettere e si rivelerà un un tonico per la vostra mente... Ho buttato giù, velocemente, queste note sull'onda del vissuto visivo.... Chissà quante cose potevano esser esposte meglio e chissa quante altre ho dimenticato e trascurato?

Ma una cosa ci tengo a sottolinearla...avevo parlato stamani a Grass del trio in sol di Ravel.... Ebbene, Ermanno se ne è servito per conntrappuntare musicalmente, come si deve, passaggi esiziali nel racconto.... Quando si dice il caso!!!!

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