Che cosa rimarrà del metalcore degli anni duemila? Esiste un disco definitivo in grado di assurge a paradigma del genere? E se si, qual'è?

Di queste difficili domande non ci occuperemo in questa sede, preferendo invece spendere quattro parole per uno dei tanti esemplari presenti nei svariati cataloghi ed usciti negli anni passati.

A questo giro si parla degli Evergreen Terrace di Jacksonville, Florida, band onesta, ma che non ha mai raggiunto l'eco mediatico dei vari Killswitch Engage e As I Lay Dying.
Ragazzi che non sembrano nemmeno prendersi troppo sul serio a giudicare dal nome chiaro omaggio ai Simpsons e ai titoli ironici delle varie canzoni che fanno riferimento a certa cultura pop si pensi a “Chaney Can't Quite Riff Like Helmet's Page Hamilton” .

La peculiarità di questo quarto lavoro uscito nel 2007 è sicuramente quella di unire a strutture metal dosi evidenti di hardcore melodico, cercando di recupeare una sorta di epica badreligioniana dei tempi andati. Evitando al contempo di cadere eccessivamente nella trappola dei breakdown.

Ed in effetti la voce pulita potrebbe ricordare quella del professore Greg Graffin ed è lontana da certi vocalizzi eccessivamente mielosi tipici di altri gruppi che rendono apprezzabili sia i frangenti più anthemici e punk quali “High Tide or No Tide” e “Chaney Can't Quite Riff Like Helmet's Page Hamilton” sia le sezioni più dure come “Bad Energy Troll” fritto misto salad thrash.

Per chiudere il cerchio: cosa rimarrà nell'immaginario collettivo di “Wolfbiker”?
Difficile anche qui rispondere, probabilmente non molto, ma per chi alla forma predilige la sostanza, un ascolto non andrebbe negato.

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