"Corochinato" è un album importantissimo per gli Ex-Otago.

E' il sesto lavoro in studio, certo, ma sopratutto ha l'ingrato compito di dare un seguito a quel "Marassi" che ha allargato notevolmente la fanbase della band genovese. La formazione capitanata da Maurizio Carucci opta per giocare su di un terreno sicuro, e conferma più o meno l'orientamento più (indie?) pop del disco precedente, allontandosi definitivamente dalle "sperimentazioni" tra India e charango di "In Capo Al Mondo" (pubblicato ormai cinque anni fa). Ed il nuovo desiderio di cementare il legame della band alle proprie radici è ben esplicato dal titolo: il Corochinato è infatti un particolare aperitivo servito nei baretti del centro storico di Genova.

A confermare la scelta il primo singolo "Tutto Bene", l'episodio più upbeat e danzereccio dell'album, a controbilanciare gli altri due estratti "Questa Notte", ballad molto classica nella sua costruzione, e "Solo Una Canzone", brano presentato a Sanremo. E questo dualismo prosegue per tutta la durata dell'album, tra intuizioni più moderne ("Bambini", "La Notte Chiama" e "Torniamo A Casa" – quest''ultima a sfruttare con profittto la recente ondata simil-Imagine Dragons) e brani più classici e legati alla tradizione italiana nella costruzione ("Forse E' Vero Il Contrario", "Le Macchine Che Passano").

La voce di Carucci si lega bene ad arrangiamenti molto leggeri, solari, che non calcano mai la mano e non sono mai invadenti, ma accarezzano come un vento leggero leggero. E' forse questa mancanza di grinta a penalizzare un pochetto la proposta degli Ex-Otago, ma contemporaneamente è un tratto diventato così distintivo per il sound della band ligure che si fa fatica ad immaginare qualcosa di diverso.

Un buon album, che conferma le qualità intraviste in "Marassi". Gli Ex-Otago, almeno per adesso, non osano. Vedremo se lo faranno in futuro.

Brano migliore: Questa Notte

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