Bello!!! Bello!!! Le mie prime parole dopo la prima volta che ascoltai questo lavoro. Il gruppo in questione proviene dalla fredda Finlandia e si presenta con un look rinnovato. Abbandonato il passato Melodic Death Metal si presentano con un nuovo stile Gothic molto originale e rockeggiante come pochi. Grande prova del singer Tomas Tuominen che grazie alla sua versatilità si presenta alle nostre orecchie come un Eddie Vedder più prepotente e più tecnico. Spettacolare sentirlo cantare e cambiare stile ed espressioni durante le varie songs presenti in questo lavoro.
Il disco è certamente molto ruffiano, trascinante e melodicamente irresistibile. La grande qualità di questo lavoro sta proprio nelle ritmiche molto rock che si mescolano alla perfezione con le tematiche gothic evitando che la composizione risulti noiosa come molti lavori gotici presenti in circolazione. "The Fresco" è praticamente una bellissima song che esalta spettacolarmente l'incisività della band. "Morning Works" è perfetta grazie sopratutto per gli arpeggi presenti quasi in tutta la song. "But The Ghosts Here" è da premiare per la sua incisività. Direi una partenza da sballo. Quello che sto evitando di fare è appunto esaltare per ogni song le grandi qualità di questo singer perchè poi diventerei noioso, quindi ve lo ricordo ora e poi non lo ripeto più, lui è eccezionale in tutte le tracce e sopratutto sà variare molto il suo cantato in termini di emozioni. "In The Silence Of The Sand" c'è un drastico cambio di ritmiche, visto che diventano un pò più cattive e anche da parte del cantato, questo ci dà quasi un senso di disperazione in alcune parti, quella disperazione rabbiosa che in alcuni momenti si nasconde in noi. "Off The Map, Under The Sun" è una delle tracce più belle di questo lavoro e risulta essere forse la più dark dell'intero lotto. Con "Receiver" siamo giunti all'utilizzo di riff più pesanti e cattivi, bello quando nel mezzo della song il singer a squarciagola e i riff impazziti ci immobilizzano quasi ammaliati dalla bellezza stilistica di questi F.O.T.L. per poi rallentare e riprendere le ritmiche iniziali. Fino ad ora eccezionali.
"The Other Room" è una delle più depressive, o per essere più precisi è una delle più gothic, una delle poche che ci dà la sensazione di poter decollare in qualsiasi momento senza mai però farlo. In "Ordeal" abbiamo dei riff ancora sopra la media per pesantezza e sopratutto un gioco compositivo che ci porta in certo momenti quasi a ribaltare le nostre emozioni. "Quiet Citizen" è a mio avviso la più piatta delle tracce presenti in "Vantage" anche se comunque non perde colpi grazie sopratutto all'assolo finale quasi da paura. "Cold Java" è certamente una delle canzoni più trascinanti presenti nell'album. "Discipline And Punish" è una strumentale a mio avviso meravigliosa, suonata in maniera veramente eccezionale, bella come ci accompagna verso l'ultima traccia di questo lavoro. "The End Of Harvest" è la mia preferita. Qui Tuominen decide di prendersi tutti i primi piani disponibili e diventare l'unico vero protagonista di un lavoro quasi magistrale.
Insomma, grande sorpresa di questi Fall Of The Leafe che prendono Gothic e Dark Rock e lo mescolano tirando fuori una miscela esplosiva per emozioni e sensazioni senza tralasciare l'aspetto tecnico delle song. Da elogiare senz'ombra di dubbio Tomas Tuominen ma sopratutto la band perchè in alcuni momenti sono di piacevole ascolto nonostante non manchino riff pesanti e cadenzati. Dovessi descrivere con un aggettivo questo lavoro, lo definirei fresco, nonostante sia un icrocio tra Gothic e sopratutto Dark Rock. In parole povere suonano qualcosa di vagamente simile ai nostrani klimt 1918...allora se conoscete quest'ultimi sapete benissimo che non potete lasciarvi sfuggire un lavoro come questo!!!
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