è uscito il primo album degli FFS. I chi? Gli FFS, sciocchini, un supergruppo nato dalla collaborazione tra gli Sparks e i Franz Ferdinand. E i chi!? Ma che Ron e Russell si sono totalmente rincitrulliti? Insomma, già "Lil' Beethoven" e "Hello Young Lovers" denotavano uno stato di bollitura tendente allo stracotto andante, poi però si sono risollevati con "Exotic Creatures Of The Deep", vediamo un po' dove vanno a parare, e poi su sti Franz Ferdinand non ho nessun pregiudizio positivo ma nemmeno negativo, ricordo a malapena un singolo che girava una decina d'anni fa, nient'altro; la cosa curiosa è che non avevo nessuna opionione sui Franz Fendinand prima di ascoltare questo disco e non ce l'ho nemmeno adesso. Poteva andare meglio, poteva anche andare molto peggio; come disco degli Sparks è un discreto compitino e nulla più, non vale un "Balls" o un "Exotic Creatures Of The Deep", forse forse ci potrebbe stare un raffronto con "Big Beat"; certe delizie del passato non tiriamole neppure in ballo, per carità.

Detto con la massima chiarezza, questo è un album degli Sparks al 100%, per quanto riguarda gli asburgici Franz Ferdinand le ipotesi sono due: o sono stati appositamente arruolati per un lavoro meramente di supporto, come backing band in poche parole, oppure sono rimasti completamente schiacciati dalla personalità dei fleurs du Mael: Russell spadroneggia, affiancato da qualche coretto qua e là (non che la cosa mi dispiaccia, anzi...), e a livello di sound non si risconta nessuna significativa influenza esterna, "FFS" è un mix (o un carrello dei bolliti... no dai, in fondo non è malaccio) di vecchie idee e vecchi sound made in Sparks, semplicemente. Quindi, questa fantomatica "operazione supergruppo" è nient'altro che un furbesco espediente per creare un po' di hype e farsi conoscere ad un pubblico ciofane, mi sembra veramente un segreto di Pulcinella, e da ciofane quale sono (magari un po' vecchio dentro, ma pur sempre ciofane), in fondo li capisco e non ho nulla da ridire; certo, per me gli Sparks sono tutt'altra cosa, ma questo è un discorso a parte. Per chi conosce R&R questo disco è una pappetta precotta, spesso godibile ma (con una singola eccezione) mai sorprendente. Alcuni episodi ricordano vagamente un "Gratuitous Sax & Senseless Violins" con le chitarre, il che non è affatto male, soprattutto "Johnny Delusional" e "Call Girl", altri come "Dictator's Son" e "Save Me From Myself" sono semplicemente robetta da tribute-band, poi una manciata di buone idee espresse senza particolare slancio ed energia: un esempio su tutti? "Collaborations Don't Work", mai titolo fu più azzeccato. Noto un generale appiattimento e l'età c'entra solo fino a un certo punto dato che "Exotic Creatures Of The Deep" del 2009 offriva tutt'altra verve e tutt'altra creatività; superata la piacevolezza relativa dei primi due ascolti rimane poco, tuttosommato una mezza delusione. "So drink Danny drink 'til you can drink no more..." mmh, tuttosommato non sarebbe una cattiva idea.

Alzano un po' la media la spassosissima "Police Encounters", che riecheggia neanche troppo vagamente gli antichi fasti settantiani, e soprattutto "Little Guy From The Suburbs": dicevo che questo disco non riesce mai a sorprendere a parte una singola eccezione, eccola. Presa a sè stante, questa canzone ha più personalità e spessore di tutto il resto dell'album, un pezzo lento, avvolgente, malinconico, decisamente poco sparksiano; elettronica e una chitarra acustica, melodia impeccabile e un mood amaro, cinico, "No heroes, just those who care more for their legend than their life, there are no heroes in this life". E questo vale anche per Ron e Russell, con la loro genialità e i loro difetti, e tuttosommato direi che come finale di carriera non mi sembra poi così terribile, a molti altri è andata assai peggio; per chi volesse conoscere gli Sparks moderni ribadisco comunque il mio consiglio: "Gratuitous Sax & Senseless Violins", "Balls" (album molto sottovalutato) e "Exotic Creatures Of The Deep", poi eventualmente viene questo. Da presuntuoso ignorantone, mi azzarderei ad affermare che per i Franz Ferdinand questo è un magnum opus inarrivabile, quindi se li amate non lasciatevelo sfuggire, certe "benedizioni" non capitano a tutti.


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