Nel 1997 (anno di uscita di questa pellicola) non andavo molto al cinema. E se anche ne fossi stato un assiduo frequentatore ammetto che non sarei mai andato a vedere questa pellicola e vi spiego subito il perchè: le premesse sono Grisham, avvocati, Matt Damon, malato di leucemia e ragazza picchiata dal proprio marito. No non mi sarei neanche avvicinato alla sala! Insomma le storie di avvocati (di cui Grisham è un maestro) non mi attirano per niente e Matt Damon è il mio modello ideale di faccia da schiaffi; per quanto riguarda il malato e la ragazza non ho niente contro di loro ma quante volte me li devo ancora vedere sullo schermo dopo tutte le pellicole che passano al mattino su canale 5 o la7?
E allora perchè vedere un film del genere? Innanzitutto perchè il regista è un certo Coppola (e mi rifiuto di dirvi una sola parola sul perchè un film di Coppola va visto!) e poi per la presenza di Danny De Vito, capace a mio parere di risollevare almeno un pochino anche filmacci ignobili come quelli con Schwarzeneger, e di Mickey Rourke nella parte del capo di un' agenzia di avvocati a dir poco truffaldina.
A questo punto dovrei raccontarvi la trama per filo e per segno ma sinceramente, come sono contrario alle recensioni track by track così sono contrario alle recensioni che raccontano i film in ogni loro particolare, insomma per quello ci sta il film prima di tutto, e se proprio non volete fare neanche il minimo sforzo (già vi immagino inciccioniti sul vostro divano a mo' di Homer) ci sta wikipedia.
In breve il film tratta di un giovane avvocato idealista fresco di studi (indovinate un po' chi è? Certo è giovane, buono e dalla faccia pulita: è Matt Damon!) che va a lavorare per uno spudorato quanto esilarante insegui-ambulanze (tappo, grassoccio, mezzo pelato e scemo al punto giusto.. questo non sto neanche a dirvelo) ma si concentra sul caso che gli sta più a cuore: far causa a una grande compagnia di assicurazioni che si rifiuta di pagare il risarcimento per un ragazzo ormai condannato alla morte dalla leucemia. Detto così (ma anche detto in qualsiasi altro modo) è davvero quanto di più banale e scontato possa esistere sulla faccia della Terra: non sto a raccontarvi come si evolve la situazione ma vi assicuro che succederà tutto quello che vi aspettate. Tanto per farvi un esempio il buon Rudy (Matt Damon) incontrerà anche una ragazza che viene picchiata costantemente dal marito e, per quanto all' inizio lui voglia essere solo il suo avvocato, se ne innamorerà e la aiuterà nel momento del bisogno. Insomma, c'è n'è abbastanza per finire al mattino su canale5.
Lo ammetto: non ho mai letto un libro di Grisham e da quanto ne so questo adattamento ha tagliato via molti personaggi e situazioni dalla trama ma per quanto mi sforzi non riesco a vedere nient' altro in questa storia che una bella fiaba per avvocati: l'avvocato giovane e insignificante per la società parte, viene messo alla prova, viene aiutato dal donatore del mezzo magico (chi ha seguito un corso di semiotica sa di cosa parlo), vince e gli viene riconosciuta in premio la bella fanciulla. Potreste dirmi che gran parte delle storie si svolgono in questo modo ma vi dico subito che c'è modo e modo, e vi assicuro che questa banale storiella non è il miglior modo. E' vero: il film affronta due problemi importanti come l'assicurazione sanitaria in America e la violenza sulle donne ma come li affronta? In modo piatto e scontato. La storia della ragazza di cui si innamora Rudy inoltre è messa li con la forza, incastrata malamente tra le scene in tribunale, quasi a voler attirare anche un po' di pubblico femminile per la storia d'amore strappalacrime (che al massimo strappa i maroni, scusate la finesse).
Le cose migliori del film sono senza dubbio De Vito (capace di strappare due risate anche con battute su problemi serissimi), Glover (che interpreta un giudice decisamente parziale) e Mickey Rourke che però è tenuto quasi a freno: poche scene in cui fa la sua bella figura per poi scomparire nel nulla e riapparire nel finale per una comparsata (una piccola precisazione: la pellicola raggiunge il voto due a mio parere proprio per questi tre attori).
Ma allora perchè parlare di una pellicola del genere quando il buon Coppola ha fatto molto ma molto di meglio (anche se so che alcuni ritengono questo film addirittura al livello del Padrino e per questo anche qui su debaser mi prenderò una marea di insulti per aver toccato un intoccabile)? Innanzittutto perchè odio l'atteggiamento di chi tra i critici incensa qualsiasi lavoro di un dato regista perchè in passato ha fatto delle grandi cose ma ancora peggio sono quelli che fingono che un certo regista abbia girato solo grandi pellicole dimenticando i passi falsi. Io al contrario preferirei una critica capace di mettere in luce anche gli errori dei grandi del cinema (e per la musica vale lo stesso discorso), in modo che l'errore non si ripeta e che il palinsesto mattutino di canale 5 sia in qualche modo alleggerito da certe brutture, faccia di Matt Damon in primis.
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